Pazienti Covid-19 “a bassa intensità” nelle Rsa lombarde (case di riposo) per liberare posti letto negli ospedali: una decisione di Attilio Fontana e della giunta regionale lombarda, datata 8 marzo, che potrebbe essersi rivelata un vero e proprio disastro sanitario.
“I malati Covid? Metteteli nelle case di riposo.”
Questa è l’incredibile delibera firmata l’8 marzo scorso da Regione Lombardia e dal suo governatore Attilio Fontana. Di cui solo oggi si conoscono i dettagli, e soprattutto i tragici risultati.
Una richiesta folle, sciagurata, che ha acceso un vero e proprio “cerino in un pagliaio”, provocando uno dei peggiori fronti del focolaio ai danni delle persone più fragili ed esposte e di centinaia di operatori privi di dispositivi di protezione adeguati.
Quella Lega lombarda che, ogni giorno, va in tv ad accusare il governo, Protezione civile, cittadini, virologi, il Padreterno per ogni errore o mancanza, in queste settimane ha gestito l’emergenza in modo semplicemente dilettantesco, tra errori negli ospedali, delibere sciagurate, folli inaugurazioni, medici che mancano all’appello.
Se c’è una cosa che il Coronavirus ha messo in chiaro è che, al momento del dunque, quando in gioco c’è la nostra vita, tutto ciò che vogliamo è affidarci a qualcuno che sappia quello che sta facendo e le esatte conseguenze.
Ricordatevelo la prossima volta che un populista vi chiede un voto.
Lorenzo Tosa