Reggio Calabria, Ospedali Riuniti: muore la mamma Mirella Lombardo, dopo aver dato alla luce i suoi due gemelli. Malasanità?
Reggio Calabria: di nuovo i protagonisti di questa tragedia sono gli Ospedali Riuniti, noti per l’inchiesta di Malasanitas di qualche mese fa.
Le domande che martellano le menti sono tante.
Siamo di nuovo di fronte una negligenza o un’inevitabilità?
È un orrore dovuto a un errore, o qualcosa di ineluttabile?
È di nuovo un episodio di malasanità, come quelli che erano stati tenuti all’oscuro per quattro anni?
Un lieto evento che si è trasformato in una tragedia.
Il 3 giugno, la quarantatreenne Mirella Lombardo, ha dato alla luce due gemelli con un parto cesareo, il suo terzo parto cesareo.
Dopo cinque giorni di degenza, a seguito della riuscita dell’intervento, la donna è stata dimessa.
Il problema sorge qualche giorno dopo.
Entrando nel dettaglio della terribile vicenda, Mirella, dopo la suddetta dimissione, ha iniziato ad accusare dei forti dolori addominali, ragion per cui è tornata negli Ospedali Riuniti, temendo che qualcosa non fosse andato bene durante il parto di qualche giorno prima.
Dopo gli esisti degli esami, la mamma dei due gemelli, è tornata a casa, ma qualche giorno dopo un nuovo ricovero a seguito del sopravvento degli stessi dolori addominali.
I medici hanno rilevato una forte emorragia che hanno cercato di fermare con un intervento chirurgico, che non ha avuto il risultato sperato.
La paziente, infatti, dopo essere stata trasferita in terapia intensiva, si è spenta.
È la notte del 15 giugno 2016 quando la vita della neomamma smette di esserci, dopo essere stata ricoverata in terapia intensiva in quest’ospedale.
Una vita spezzata dopo aver dato alla luce, qualche giorno prima, altre due vite: com’è possibile?
Poteva essere evitato?
Queste sono ora le domande che la famiglia della donna e la penisola intera, si chiede.
La famiglia ha, infatti, denunciato l’orrendo accaduto, per cui la Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha avviato le prime indagini da cui emerge che, molto probabilmente, il decesso della donna è stato causato da una forte emorragia.
È di nuovo sotto l’attenzione di tutti il reparto di Ostetricia e Ginecologia degli Ospedali Riuniti, dopo gli inquietanti fatti che lo avevano coinvolto: la magistratura infatti ha avviato una nuova inchiesta su di esso, sequestrando la cartella clinica della mamma deceduta.
Malasanità o inevitabilità? È tempo di risposte.
Vanessa Romani
Vi diamo dei dati utili a riguardo del parto Cesareo:
in Italia abbiamo la maglia nera per il numero di parti cesarei, la media nazionale si attesta sul 40%, nonostante il Ministero abbia fissato a 20% il tetto massimo,ma in alcune regioni sembra che si partorisca solo con un cesareo. In Campania la percentuale arriva al 70%, indubbiamente eccessivo a discapito del paziente e del neonato.Il taglio cesareo resta un intervento chirurgico a tutti gli effetti con possibili conseguenze negative a discapito di neonato o madre.