Gandhi: simbolo di rispetto, tolleranza e fratellanza

Sono passati 69 anni dalla morte di un grande filosofo e pensatore indiano: Mohandas Karamchand Gandhi.

Il 30 gennaio 1948, il Mahatma Gandhi veniva assassinato a Nuova Delhi. Il suo assassino, Nathuram Godse, era un fanatico indù radicale e riteneva Gandhi responsabile di alcune concessioni fatte al governo pakistano.

Benché siano trascorsi ben sessantanove anni dalla sua morte, Gandhi rappresenta ancora oggi l’incarnazione dell’uomo giusto e retto, capace di perseguire la giustizia tramite la non-violenza. Un uomo che ha combattuto per i suoi diritti e per la libertà del suo Paese con l’amore, la verità e la preghiera.

Emaze

Partito come semplice avvocato, una volta giunto in Sud Africa sperimenta fin da subito il trattamento degradante riservato agli indiani, e non solo. Qui inizia la sua battaglia per i diritti civili contro il governo britannico tramite modalità inaspettate e sorprendenti. Gandhi si affida alla resistenza pacifica, rifiutandosi di rispondere alle percosse con altra violenza. Questa resistenza non-violenta venne denominata Satyagraha e rappresentò la forma di non-collaborazione che il popolo indiano attuò contro la corona inglese non solo sul continente africano, ma anche in patria.

Una volta tornato in India, la battaglia di Gandhi prosegue agguerrita fino al raggiungimento della tanto desiderata indipendenza, ottenuta solo nell’agosto del 1947. Un’indipendenza dolorosa che porta alla creazione di due Stati diversi, India e Pakistan, con conseguenti dispute territoriali e religiose.

Autodefinitosi un “anarchico, ma in modo diverso”, egli credeva profondamente nell’autodeterminazione e al diritto di ogni popolo di essere sovrano ed indipendente. Un grande pensatore che si affidava alla preghiera e a Dio. Un Dio senza religione che racchiude in sé la verità.

Proprio dal punto di vista religioso, Gandhi è un simbolo di rispetto, tolleranza, integrazione e amore fraterno.

Non si dovrà tollerare nessuna propaganda che disprezzi le altre religioni“.

Il suo pensiero può offrire la base per una riflessione sugli eventi che caratterizzano la nostra attualità, un’attualità in cui si è tornato a parlare di “guerre di religione“.

Il mio più intimo desiderio è di realizzare la fratellanza tra tutti gli uomini, indù, musulmani, cristiani, parsi e ebrei“.

Gandhi è la dimostrazione di quanto sia importante lottare e agire in modo concreto per raggiungere gli ideali in cui si crede. Una lotta pacifica, pregna di amore, umiltà e rettitudine.

Dato che non penseremo mai nello stesso modo e vedremo la verità per frammenti e da diversi angoli di visuale, la regola della nostra condotta è la tolleranza reciproca”.

 

Radavoiu Stefania Ema

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