Non sapete che leggere ultimamente? Ecco cinque proposte di lettura che potrebbero fare al caso vostro! In un mare di proposte è facile perdersi e rischiare di non trovare il libro che non ci entusiasmi. Anche Ultima Voce festeggia il #maggiodeilibri 2017, raccontando le sue letture.
Per gli amanti del brivido…
Da questo libro è tratto anche un film, qualora ve lo steste chiedendo. Anche Levin, come anche la Jackson di cui vi avevo parlato in “Dieci letture veloci da fare durante brevi vacanze”, è uno degli scrittori preferiti di Stephen King. Strano a dirsi, non sembra effettivamente un horror, ma le ultime 60 pagine hanno un ritmo così teso che il brivido che ti regalano non è così spiacevole! Scritto bene e tradotto anche meglio, la penna di Levin non svela e non dice tutto apertamente lasciando al lettore la possibilità di ipotizzare. ha un buon ritmo, quella dose di mistero che tanto ci piace e che ci coinvolge. I personaggi sono ben delineati anche se, come sempre, non tutto è come sembra.
La storia narra di una giovane coppia di sposi che, dopo lunga ricerca, trova un appartamento in un vecchio edificio di new York. Il condominio è chiacchierato per la sua storia di ex coinquilini saliti alla cronaca cittadina per essere stati catturati e imprigionati o che si sono suicidati. Nessuno sa bene cosa sia successo. Ma lo stato del palazzo, la posizione, e anche la casa non scoraggia i giovani sposi che piano piano faranno amicizia con gli altri abitanti del palazzo. Ambientata agli inizia del novecento è una storia decisamente accattivante.
“Rosemary’s Baby”, Ira Levin – Edizioni Sur, collana “BigSUR”, pagine 253 prezzo 16,50€
La riscoperta che viene dal passato…
Lui si chiama E. W. Hornung e così non vi dice nulla? Eppure per un certo periodo è stato abbastanza famoso. Non solo perchè era l’inventore di Raffles, ma anche perchè era il cognato di Arthur Conan Doyle. Rischiava di finire nel dimenticatoio in Italia, visto che le pubblicazioni di inizio secolo sono praticamente introvabili. Invece, un bel giorno, sono comparse fra i libri pubblicati da una piccola casa editrice che si sta facendo strada velocemente “Casa Sirio”. I due libri di cui vi parliamo oggi sono “Raffles. The amateur Cracksman” e “Raffles. Caccia al ladro”. Raffles somiglia moltissimo a Sherlock Holmes: ha un fido accompagnatore, i modi gentili e a volte decisamente bruschi. È uno dalla deduzione facilissima e bravissimo nel travestimento. Qual è la differenza fra i due? Non solo chi ne è l’ideatore ma anche che Raffles è un ladro e non un investigatore!
Hornung non scriveva romanzi ma racconti e questi due libri sono raccolte di racconti. Tutti correlati uno con l’altro e messi in ordine di tempo ripercorrono la storia britannica dall’ultimo quarto di secolo del 1800 fino ai primi del 1900 e sono decisamente anticonvenzionali. La scrittura di Hornung è contemporanea e brillante e riserva sorprese come nel racconto in cui si parla della camorra napoletana. Delinea una conoscenza dei meccanismi del mondo di malaffare caratterizzato da questa associazione a delinquere già radicata all’epoca. Dedita ai traffici e ai sotterfugi è il soggetto perfetto per fare da sfondo ad un accorato racconto di un amore negato che finisce in tragedia: quella dell’onore tradito. Sono decisamente imperdibili per gli amanti dei classici.
“Raffles. The amateur Cracksman”(vol. 1)”Raffles. Caccia al ladro” (Vol. 2) E.W. Hornung – Casa Sirio editore, pagine 312 prezzo (rispettivamente) 14,00€ e 15,00€
Un thriller o un giallo?
Difficile inquadrare questo libro in un genere ben definito. Ha un ritmo e qualche scena madre che ricorda il thriller, uno svolgimento che fa l’occhiolino più al giallo. Chiamiamolo romanzo che non si sbaglia mai. Siamo in una Islanda contemporanea. un giovane laureato in Geografia trova fortuitamente un annuncio su un giornale per un lavoro che si confà ai suoi studi e che sembra essere decisamente ben pagato. Quel giorno decide di andare a portare personalmente il suo curriculum e, vedi la fortuna a volte, il reclutatore è già lì. Seguono una serie di colloqui, ma il posto è suo! Al primo intervento di studio in Groenlandia di come posizionare un edificio di riciclaggio rifiuti, sul rapporto finale, compaiono degli errori strani e, il nostro giovane li corregge in continuazione.
Ma quell’errore sarà il punto di svolta inaspettato della sua vita perché gli aprirà le porte dell’istituto che da anni, nell’ombra, si cura di scrivere e riscrivere la storia mondiale. L’organizzazione è ramificata e, almeno all’apparenza, perfetta. Ma possibile che nessuno si sia mai accorto di nulla? e poi che genere di informazioni falsificano? E perchè? Ma sopratutto come? La scrittura di Antoine Bello è coinvolgente e appassionante in un libro che non si può non leggere tutto di seguito. Ti prende e non ti lascia più fino alla fine. Libro di cui si è parlato poco quando uscì qualche anno fa ma che fa la sua figura in mezzo alle attuali proposte che sembrano assomigliarsi tutte. E se poi non vi basta? Tranquilli c’è il seguito, anche se il libro proposto è autoconclusivo, e si chiama “Gli illuminati”.
” I falsificatori”, Antoine Bello – Fazi Editore, pagine 526 prezzo 19,50€
Quell’incontro fatto per caso…
È di prossima pubblicazione il secondo libro della Cohen nel catalogo Adelphi che si intitolerà “La scoperta dei primitivi. Bernard Berenson in Italia”. Oggi vi segnalo il precedente “Un incontro casuale”. Non è altro che un modo originalissimo per parlare delle correnti culturali della metà dell’800 a quella del 1900 americane. L’introduzione a questo libro, firmata dalla stessa autrice, narra come è nata l’idea. Parla del fatto che dovendo mettersi in viaggio per lungo tempo aveva scelto di portarsi dietro vari libri. Biografie, monografie, saggi e anche qualche libro fotografico. poi però si è accorta che questa raccolta casuale di testi aveva una correlazione: gli artisti oggetto dei libri o che li avevano scritti, nel tempo, erano entrati in contatto fra loro tramite incontri per amicizie comuni o perché innamorati o anche rivali.
È una ricostruzione quasi del tutto fedele di questi incontri che da lo spunto per raccontare di questi personaggi di spicco di correnti culturali e che lavorano in campi diversi, da un punto di vista privilegiato e atipico. Ed è fatta in maniera così perfetta da obbligare l’autrice a dichiarare, a fine libro per ogni capitolo, dove ha dovuto inserire parti di fantasia per correlare gli eventi e rendere i racconti più omogenei. Nonostante ogni capitolo sia un racconto, l’insieme appare come un unico grande viaggio che ci porta dalla guerra civile americana fino a (stupite!) un famoso coreografo americano che vinse in Italia dei soldi in una trasmissione Tv di Mike Buongiorno. Un libro che si incontra per caso, che racconta di incontri per caso e che è davvero irresistibile!
“Un incontro casuale. Le vite intrecciate di scrittori e artisti americani (1854-1967)”, Rachel Cohen – Adelphi Edizioni, pagine 502 prezzo 30,00€
Appuntamento con #lettipervoi alla prossima settimana!
Simona Scravaglieri