Mafia Tour: EasyTrapani, agenzia di servizi turistici che lavora su tutto il territorio della Sicilia orientale, ha ideato questo tour dai temi… particolari.
Può sembrare solo una provocazione e sotto quell’aspetto è davvero ben riuscita. Ma “Mafia Tour”, giro turistico nei luoghi significativi di Cosa Nostra, è innanzitutto un’idea per promuovere una conoscenza più ampia del fenomeno della mafia, soprattutto per i turisti.
Difatti tra i luoghi nel tour sono previsti luoghi principalmente legati all’antimafia e ai musei storici come quello di Salemi e al CIDMA (Centro Internazionale di Documentazione sulla Mafia e del Movimento Antimafia) di Corleone.
Gianni Grillo, tour operator, guida di questo tour spiega che per quanto il titolo possa trarre in inganno e sembrare inopportuno, il realtà è solo un’esigenza di sintesi. Lo scopo dell’offerta turistica è tutt’altro.
Molti dei turisti che vengono in Sicilia sono abituati a un concetto di mafia del tutto stereotipato e romanzato da quello che viene propinato tramite il cinema e la televisione. Manca loro la concezione storica e l’evoluzione del fenomeno dal punto di vista sociale, politico e culturale.
Quello che si propone il tour è quindi un tentativo di approfondire e “istruire” offrendo un pacchetto di vitto e alloggio nei luoghi del percorso.
Ci sono cose che lasciano perplessi, in ogni caso, per il semplice gusto: la scelta delle immagini per promuovere il tour e soprattutto lo spot: un corto che mette in scena una sparatoria e alla fine delle didascalie nelle quali vengono poste domande su cosa sia la mafia e l’invito finale a scegliere Mafia Tour.
Per quanto interessante e curioso possa essere l’intento del tour in sé, le perplessità e le polemiche non hanno potuto evitare di venir fuori.
Una vera e propria vacanza turistica, con un tema particolarmente delicato. L’idea è innovativa e superando la prima reazione di stupore e diffidenza, si realizza che questo potrebbe essere davvero un modo per superare gli stereotipi.
Il viaggiatore che soggiorna in Sicilia attratto dal turismo dell’orrore, riguardo tutto ciò che a che fare con la mafia, potrebbe davvero concepire questa realtà in maniera diversa. Il fatto che il tutto venga edulcorato da un tour con ristoranti e alberghi con bella vista rientra nell’esigenza dell’agenzia di svolgere il lavoro turistico.
“Parlare di mafia è ancora un tabù”, spiega Gianni Grillo. Che possa dunque essere questo il modo per liberare noi siciliani da questo tabù e gli stranieri da un concetto errato di quella che è solo una piaga sociale che affligge questa meravigliosa terra?
Gea Di Bella