La madre della ragazza minorenne, vittima di una violenza sessuale dopo una notte alcolica passata in piazza Verdi in zona universitaria a Bologna, non ci sta ad ascoltare senza ribattere alle dure accuse che erano arrivate alla giovane anche da un prete di una parrocchia di San Donato.
Il prete infatti aveva postato su Facebook un commento durissimo, quasi violento rivolto alla ragazza: “Ciao tesoro, mi spiace, ma se 1) frequenti piazza Verdi (che è diventato il buco del c… di Bologna…) 2) ti ubriachi da far schifo! Ma perché? Se hai la(sub) cultura dello sballo, sono problemi solo tuoi poi se ti risvegli la mattina dopo chissà dove… 3) e dopo la cavolata di ubriacarti con chi ti allontani? Con un migrante? Notoriamente (soprattutto quelli di piazza Verdi veri gentlemen., tutti liberi professionisti, insegnanti, gente di cultura per bene…Dovrei provare pietà? No!”, è la sintesi del pensiero del prete letto poi sui giornali e i social dalla madre della vittima.
A tal punto, la madre già duramente provata per quanto accaduto alla figlia, ha reagito da donna di polso: “Quello che ci ha fatto più male è il commento del parroco don Guidotti: lo andrò ad incontrare e gli dirò qual è la mia idea di comportamento cristiano. Mia figlia è una ragazza giovane, è stata vittima e va difesa, soprattutto da un prete. La colpa è di chi stupra, non di chi ne è vittima”.
In effetti, il commento del prete è stato troppo pesante e non è la prima volta che va sopra le righe. Gli adolescenti come la minorenne violentata sono fragili, si sa, spesso commettono errori ma non possono essere “crocifissi”, soprattutto da un prete. Inoltre, la madre ha precisato che la famiglia ha forti valori ed è impegnata nell’educazione della figlia.
In più, il parroco ha innescato una violenza sulla violenza scatenando tanti, forse troppi, commenti ai quali la madre della minorenne, che ha preso in maniera netta e coraggiosa le difese della figlia, chiede ora di dare un taglio definitivo.
Si spera che l’ultimo atto di questa triste storia sia l’incontro pacificatore fra la madre e il prete “indiavolato”. Pare proprio che ci sarà e il parroco ha assicurato che presenterà in modo chiaro e deciso tutte le sue scuse per le frasi scritte su Facebook.
“Non avete idea – ha detto don Guidotti rivolto alla madre della ragazza – di quanto dispiaccia aggiungere al vostro dolore, tutto il dolore che vi sarà arrivato da questo continuo riecheggiare delle mie parole, tutte sbagliate. Mi dispiace tanto. Ho sbagliato completamente tutte le parole, il mio obiettivo era un altro. Sono un po’ come un difensore che, invece che colpire la palla, ha colpito in pieno la caviglia”.
Così il prete spera di rimediare “in corner, volendo continuare a usare una metafora calcistica. Volendo seguirlo in tale esercizio stilistico, si potrebbe dire che per stavolta è stato ammonito, ma alla prossima potrebbe addirittura essere espulso. Da un arbitro inflessibile: la madre di una ragazzina vittima di una violenza sessuale.
Massimo Mongardi