La Madonnina compie 250 anni. La statua “tuta dora e piscinina” che domina la città di Milano venne posta sulla sommità del Duomo tra il 30 e il 31 dicembre del 1774, senza nessuna cerimonia particolare. Da allora la Madonnina, cara a tutti i suoi cittadini, è diventata uno dei monumenti più famosi e importanti della città, facendosi ambasciatrice dei milanesi in tutto il mondo. È così importante che a Milano nessun edificio può essere più alto di lei.
La storia della Madonnina
Il Duomo è il simbolo di Milano, questo è assodato. Ma sopra la cattedrale, sulla sua guglia più alta, è posta una statua che per i cittadini meneghini è importantissima, forse più del Duomo stesso. Stiamo parlando ovviamente della Madonnina, la famosissima statua dorata che guarda dall’alto tutta Milano, che esattamente 250 anni fa venne posta sulla sommità della Guglia Maggiore.
La Madonnina non è solo una statua o un monumento per i milanesi, è una di famiglia, è una persona cara che guarda tutti dall’alto e che si può andare a trovare quando si vuole. La passeggiata in piazza Duomo e la salita sulle terrazze per vedere la Madonnina era un must per la domenica di molti, soprattutto per chi ora è più anziano. Ma come nasce questa statua? Come è finita sopra la Guglia Maggiore?
La prima testimonianza di una possibile collocazione della statua della Vergine sulla Guglia Maggiore si trova in un disegno dell’architetto Cesare Cesariano datato 1521, dove compare una guglia centrale sormontata da una statua dell’Assunta. La Guglia Maggiore venne commissionata a Francesco Croce, architetto della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, nel 1762. Nel 1765 poi il Croce propose di ornarla con una statua della Vergine.
L’idea riscosse subito molto successo, per cui lo scultore Giuseppe Perego venne incaricato di realizzare la Madonnina. Nel 1769 venne deliberata la costruzione della statua, che richiese un meticoloso lavoro da parte di più artigiani, in modo che tutto risultasse perfetto. La Madonnina venne ultimata nel 1773, ma non venne posizionata per via del timore dei fulmini e del vento. Negli ultimi giorni del 1774 vene infine deciso di posizionare la Madonnina. Tra il 30 e il 31 dicembre di quell’anno, senza nessuna cerimonia particolare, la statua ricoperta d’ora venne posizionata sulla Guglia Maggiore del Duomo di Milano. Da allora la Madonnina rimane a vegliare sulla città, da un’altezza di 108,5 metri.
Tradizioni e curiosità
La prima curiosità riguarda la struttura della Madonnina. La statua è alta 4,16 metri ed è ricoperta da 6750 fogli di oro zecchino, posati nell’ultima doratura del 2012 (fatta in occasione del restauro della Guglia Maggiore). La sua struttura interna non è più quella originale, che era in ferro, ma è stata sostituita nel 1967 da una in acciaio inossidabile, per evitare la corrosione.
La statua poi è sempre stata visibile dai milanesi, tranne che per 6 anni. Nel 1939 infatti la Madonnina venne coperta da un telo scuro, per evitare che durante il conflitto fornisse un facile bersaglio ai bombardieri nemici. Lo scoprimento avvenne il 6 magio del ’45 con una cerimonia solenne, celebrata dal Cardinale Schuster, allora Arcivescovo di Milano.
La Madonnina poi viene imbandierata con il tricolore in occasione di eventi religiosi o civili particolarmente importanti. In giorni come il 25 aprile, il 2 giugno, il 4 novembre, sull’alabarda posta alla destra della Vergine (che in realtà è un parafulmine mascherato), viene issata la bandiera italiana.
L’ultima tradizione riguarda il divieto di costruire edifici che siano più alti della Madonnina. Infatti una legge comunale del 1930 proibisce la costruzione di complessi più alti dei 108,5 metri “per rispetto della Madonnina”. Per ovviare a questo vincolo e contemporaneamente rispettare la tradizione, in cima ai nuovi edifici, come ad esempio il Grattacielo Pirelli o la Torre Isozaki, viene posta una copia della Madonnina; così facendo il punto più alto rimane sempre la statua della Vergine.
Per i milanesi è impossibile rinunciare a questa tradizione, e il motivo lo spiegano benissimo le prime due strofe di una canzone famosissima: “O mia bela Madunina che te brillet de lontan tuta d’ora e piscinina, ti te dominet Milan“.