Macron annuncia lotta all’antisemitismo. Il presidente francese intende combattere l’odio contro gli ebrei su due piani: quello delle associazioni razziste e antisemite e quello sui social.
Gli antefatti
Sabato scorso, il filosofo ebreo Alain Finkielkraut era stato attaccato da alcuni gilet gialli con insulti antisemiti. Uno degli aggressori è stato fermato a Mulhouse – città ove risiede. Si tratta di Benjamin Weller, di 36 anni, di padre algerino e madre francese, convertito all’Islam solo in età adulta, ma nel gruppo dei salafiti dal 2014. Aveva partecipato a manifestazioni anti-israeliane in Libano, con l’associazione dei palestinesi di Mulhouse. Nel movimento dei gilet gialli, Weller frequentava la rotatoria di Kingersheim. Tuttavia, era già stato allontanato per le sue idee religiose troppo radicali.
Qualche giorno fa, sono state profanate circa 80 tombe del cimitero ebraico di Quatzenheim, in Alsazia, dove martedì scorso Macron si è recato e ha annunciato nuove misure per combattere l’antisemitismo, che si è manifestato, ancora una volta, proprio ieri vicino Lione: svastiche e scritte provocatorie “Shoah blabla…” sono state rinvenute su una stele di pietra nel Giardino della memoria di Champagne au Mont d’Or.
Secondo i dati raccolti dal ministero degli Interni francesi, in Francia nel 2018 si è avuto un aumento del 74% degli atti antisemiti (541 aggressioni verbali e fisiche denunciate contro 311 l’anno precedente).
Le decisioni di Macron
Troppa indignazione, troppe parole, ma i risultati non sono sufficienti.
Così ha esordito Macron alla cena annuale del Consiglio di rappresentanza delle organizzazioni ebraiche in Francia (Crif).
Il premier francese ha promesso nuove leggi contro l’antisemitismo che si muovono su due piani.
Il primo riguarda l’abolizione di tutte le associazioni che promuovono l’odio o invitano all’azione violenta. In particolari a quattro associazioni di estrema destra: Blood and Honour, Hexagone, Combat 18 e Bastion Social. Quest’ultimo è considerato il “gemello” di Casapound poiché da esso ha tratto ispirazione e strategie – apertura di sedi in tutte le città finanziandosi con attività commerciali.
“La Francia deve tracciare nuove linee rosse“, ha dichiarato Macron, che non si è fermato qui ed ha annunciato anche nuove disposizioni per combattere l’odio razziale e antisemita su Internet – che il secondo livello sul quale intende prendere provvedimenti. Quindi, entro il mese di maggio, ci sarà una proposta di legge per perseguire legalmente le piattaforme che ospitano siti antisemiti, ma anche pene severe se non rimuovono messaggi di odio contro gli ebrei, ricordando “uno dei casi peggiori, quello di Twitter, che ci mette anche mesi per toglierli“.
Il nostro Paese – come d’altronde tutta l’Europa e quasi tutte le democrazie occidentali – sta affrontando una rinascita dell’antisemitismo senza precedenti dai tempi della seconda guerra mondiale. Ancora una volta, l’antisemitismo uccide in Francia.
Infine, Macron ha proposto di allargare la nozione di antisemitismo e comprenderla in quella di antisionismo dato che, secondo il premier francese, essa rappresenta “una forma moderna di antisemitismo“. L’antisionismo potrebbe essere perseguibile anche da un punto di vista penale.
Questa la linea di Macron contro l’antisemitismo. Ma il suo “pugno duro”sarà sufficiente?
Domenico Di Maura