Questa mattina a Macerata si è verificata una sparatoria. Un’automobile, un’Alfa Romeo 147 nera, con a bordo due persone ha seminato il panico fra i cittadini. Dal veicolo sono partiti diversi spari che hanno colpito i passanti, i colpi sono stati indirizzati verso persone di colore. La sparatoria è iniziata alle 11:10 in via dei Venili e poi da lì la macchina si è spostata lungo altre vie della città. Al momento ci sarebbero sei feriti: uno in corso Cairoli, una donna di origini africane presso la stazione, un altro in via Piave e poi in via Pancalducci e via Spalato; quattro di questi feriti versano ora in gravi condizioni. Tutti loro sono persone di colore, un dato per nulla casuale. La zona in cui si è svolta la sparatoria è al momento al centro dell’attenzione a causa delle indagini sulla tragica morte della diciottenne Pamela Mastropietro. Si pensa infatti che dietro questo attacco ci sia un tentativo di ritorsione nei confronti degli immigrati indagati per l’orrenda morte della giovane ragazza. Dunque si tratterebbe di una vendetta aggravata dalla matrice di stampo razzista.
Gli appelli del sindaco e della polizia
Il primo cittadino di Macerata ha lanciato un appello a tutti i cittadini, tramite le pagine social del Comune:
“Restate tutti in casa fino a nuova comunicazione. C’è un uomo armato in auto che sta sparando in città. Abbiamo fermato il trasporto pubblico. Abbiamo chiesto alle scuole di tenere i bambini all’interno fino a nuova comunicazione. Si consiglia di non muoversi per andare a prenderli fino a nuova comunicazione”.
Anche la polizia ha allertato i residenti con un avviso via social: “Restate al riparo ed evitate luoghi all’aperto“.
Fermato l’aggressore
Tutta la cittadinanza di Macerata è in allerta e terrorizzata. Nel frattempo si sono messi all’opera gli investigatori che hanno visionato le immagini delle telecamere di sicurezza, poste nelle zone colpite dalle sparatorie. La città continua ad essere sotto assedio: carabinieri e polizia hanno approntato dei posti di blocco in diversi punti della città e le scuole sono state presidiate, impedendo ad alunni ed insegnanti di lasciare gli edifici fino a nuovo ordine.
Fortunatamente, l’aggressore è stato fermato. Si tratta di un giovane italiano, alto circa 1,80 m, ha il fisico atletico ed è calvo. Lui stesso è sceso dall’automobile e, levatosi il giubbotto, si è annodato la bandiera italiana al collo a mo’ di mantello. È salito sul Monumento dei Caduti sito in piazza della Vittoria e ha steso il braccio per simulare il saluto fascista. Sul posto sono accorsi subito i carabinieri, lui ha tentato di fuggire ma poi è stato catturato e non ha opposto alcuna resistenza.
Il ragazzo si chiama Luca Traini e al momento della cattura non era armato: la pistola l’aveva lasciata in macchina; a bordo della quale sono state trovate: “una tuta mimetica, sul cruscotto piume bianche, appunti a penna e bottiglie d’acqua”. Resta da chiarire se abbia agito da solo o se fosse in compagnia di un complice. L’assassinio di Pamela Mastropietro si infittisce sempre più, assumendo tratti ancora più oscuri di quelli sinora delineati.
Carmen Morello