Padre Pellegrino Alfredo Maria Ernetti è il protagonista della strana vicenda che stiamo per raccontare. Si tratta del percorso che ha portato all’invenzione della macchina del tempo, il cui artefice fu monaco, esorcista, scienziato, musicista e professore di teologia. Questa macchina temporale pare che abbia donato, e doni, la possibilità di vedere attraverso uno schermo gli eventi legati al passato. Il nome di questo leggendario marchingegno è Cronovisore.
Padre Pellegrino, l’invenzione
Perché Padre Pellegrino voleva sviluppare questo progetto? L’ecclesiastico, grazie alle sue abilità scientifiche e musicali, ebbe i mezzi e il motivo per ambire ad avere una macchina del tempo. La passione per la musica nata prima della scrittura pentagrammatica lo portò a desiderare di possedere un oggetto che gli permettesse di scavare più a fondo nel passato.
Considerando il fatto che la prima forma di notazione musicale risale al 2000 a.C. (ritrovata presso la città sumera di Nippur, oggi in Iraq) è facile comprendere perché lo studioso bramasse un aiuto per la sua ricerca. La scienza invece, in questo caso, gli diede i mezzi per tentare di costruire il sognato oggetto.
Il principio
Secondo alcune fonti, non ufficialmente attendibili, studiò il metodo di realizzazione con scienziati come Enrico Fermi e Padre Agostino Gemelli. Il tentativo di fabbricare l’arnese, secondo le parole di Padre Pellegrino, si basò sul Primo Principio della termodinamica secondo il quale l’energia non può essere nè distrutta nè creata ma trasformata. Padre Pellegrino era quindi convinto che fosse in qualche modo possibile sintonizzarsi sulla lunghezza d’onda della scia energetica lasciata dalla musica del passato. Queste onde, secondo la sua teoria, dovevano trovarsi da qualche parte nello spazio, per cui, bastava trovare il modo per poterle intercettare.
L’occultamento del Cronovisore
La leggenda racconta che la macchina del tempo, alla fine, venne costruita. Padre Pellegrino, durante un’intervista fattagli negli anni ’50, dichiarò di essere sconvolto dalla sua stessa invenzione. Per questo motivo decise di coinvolgere il Vaticano. La Chiesa, una volta scoperta la potenzialità del misterioso oggetto, si racconta che ordinò a Padre Pellegrino di non divulgare i dettagli della sua creazione per nessun motivo al mondo. Alcune storie menzionano il fatto che l’oggetto fu smontato e nascosto in Vaticano per paura che potesse finire in mani sbagliate le quali avrebbero potuto mettere in pericolo il futuro.
Prima che fosse smontato, l’oggetto permetteva di vedere, attraverso l’inserimento della data, tutti gli eventi della storia. Ancora oggi non è stata confermata l’esistenza di questo manufatto, al contrario, è stata del tutto smentita. Anche se questa macchina del tempo non esiste l’umanità è comunque destinata ad avere la possibilità di costruire qualcosa di simile. Non a caso oggi infatti esistono molti studi relativi alla costruzione della macchina del tempo. Chissà quali strani eventi ci prospetterà il futuro!
Rebecca Romano