Inizialmente quello della macchina del tempo era un progetto privato, personale. Solamente durante la quarantena è nata l’idea di condividerlo con gli altri. Così afferma Lucas Rizzotto che, per combattere la noia, ha deciso di fare un video, pubblicato di recente, in cui mostra al mondo intero la sua incredibile creazione.
Lucas Rizzotto è nato in Brasile ma vive a San Francisco. Negli ultimi anni, scrive sul suo sito, si è dedicato principalmente a oltrepassare i limiti dello storytelling e della connessione umana, tramite la tecnologia. Le sue attuali ossessioni sono la realtà aumentata e quella virtuale. E in questo campo Lucas è un vero pioniere. Quello della macchina del tempo personale è soltanto l’ultimo dei suoi progetti. Prima di ciò ha diretto infatti lo sviluppo di alcuni prodotti strabilianti e all’avanguardia come “Where thoughts go”, vincitore di due premi. Un intero mondo in realtà virtuale dove i pensieri umani esistono sotto forma di creature dormienti, in attesa di essere risvegliate dal tocco di un viandante virtuale.
Le premesse
L’idea di una macchina del tempo personale nasce due anni fa. Nel 2019 Lucas ha deciso di fare un viaggio per il mondo dalla durata di un anno. Così, per 365 giorni ha registrato ciò che faceva, grazie a un paio di occhiali speciali. Stiamo parlando di Snapchat Spectacles, degli occhiali muniti di 2 videocamere (una per lato), in grado di registrare a 60 fps, che replicano la visione stereoscopica e permettono di creare dei video in 3D.
Il progetto
Una volta fatte le registrazioni, bisognava metterle insieme e sviluppare un software che permettesse di riprodurle all’interno di un ambiente creato usando la realtà virtuale. Il progetto della macchina del tempo si divide in tre parti. La prima consiste nella creazione del pannello di controllo. La seconda nello sviluppo di un software per gestire le varie clip, in grado di riprodurre quella giusta al momento desiderato. Mentre nell’ultima parte vengono aggiunti tutti quegli effetti speciali che avrebbero reso l’esperienza di usare la macchina del tempo ancora più unica.
Il percorso
Il primo passo è stato semplice. Il secondo invece sembrava impossibile. Incastonare le migliaia di ore di registrazione in un unico schema virtuale, attraverso un software che ne avrebbe permesso poi il passaggio sullo schermo era un vero lavoraccio. Si trattava di gestire un numero esorbitante di dati, di metadati per la precisione. Questa era la parte difficile, per la quale ha impiegato tre mesi. L’ultimo passo invece era più una questione di design. Per il pannello di controllo si è ispirato al cult Ritorno al futuro, mentre per la macchina del tempo ha preso spunto da diverse fonti. Il risultato finale è un misto tra il Pensatoio di Harry Potter, gli ologrammi di Minority Report e i portali del famoso videogioco Portal.
Un tuffo nel passato
Seduto comodamente sulla sua poltrona, con addosso gli occhiali per la Realtà Virtuale, Lucas può immergersi nei suoi ricordi e riviverli come nessuno finora ha mai potuto fare. Tramite il pannello di controllo imposta le variabili temporali (ora, giorno e mese) e azionando la leva di destra attiva il proiettore che spara un portale all’interno del quale vengono visualizzate le varie videoclip. Il risultato è travolgente. Nell’istante in cui si osservano i propri ricordi nel nostro cervello riaffiorano tutte le emozioni e le sensazioni che provavamo anche in quel frangente. Rivedere il proprio passato tramite la Realtà Virtuale da la sensazione di essere effettivamente lì.
È davvero difficile descrivere la sensazione che si prova a rivivere il proprio passato. Non è come guardare un video – niente affatto. In effetti, nel momento in cui vedi di nuovo attraverso i tuoi occhi, il tuo cervello si illumina e ricordi tutto ciò che è connesso a quel momento. Non vedi solo il portale della memoria, ma anche tutto ciò che lo circonda. Come il trambusto dei ricordi che affiorano quando senti l’odore del cibo che mangiavi da bambino.
Uno sguardo verso il futuro
Grazie alla sua visione e alla sua dedizione Lucas è riuscito a creare una macchina del tempo personale, che ti permette di rivivere la tua vita (o in questo caso la sua). E ci assicura che questo tipo di esperienze oltre ad essere molto potenti possono essere anche positive. Nel suo caso, osservare le sue azioni da una prospettiva esterna lo ha aiutato ad apprezzarsi e ad accettarsi per ciò che è, dandogli una forte motivazione a volere costruire un futuro migliore non per lui, ma con lui.
In ogni caso questo è solo l’inizio. Lo sviluppo delle tecnologie, digitali e non (basti pensare ad alcune recenti invenzioni), ci riserva ancora molte sorprese. E anche se alcune invenzioni possono sembrare assurde o semplicemente troppo costose, in un futuro prossimo potrebbero diventare alla portata di tutti. Lo stesso vale per la macchina del tempo di Lucas Rizzotto. E allora, un giorno non troppo lontano, potremmo essere tutti dei viaggiatori del tempo.
Vincenzo Rapisardi