Mobilitazioni e indegno dopo la scoperta delle sperimentazioni e dei maltrattamenti subiti da alcuni macachi presenti nel dipartimento di psicologia dell’Università di Torino.
A scoprire queste violenze sono state le associazioni Essere Animali e Lav, le quali, dopo aver ricevuto varie segnalazioni, hanno deciso di mandare alcuni collaboratori sotto copertura per riprendere e fotografare ciò che stava accadendo all’interno di dell’istituto formativo.
Si trattano di macachi fascicularis, una specie allevata in Vietnam, Laos, Cina e altri paesi ben distanti dalla nostra penisola. Questi esemplari sono nati in gabbia oppure catturati nelle foreste.
I video e le immagini catturate dagli animalisti riprendono i macachi di Torino in minuscole gabbie di metallo, con inseriti elettrodi nella carne, precisamente sulle tempie e nel cranio. Le riprese mostrano la sofferenza di questi animali innocenti. I macachi, infatti, attuano una serie di comportamenti compulsivi, come per esempio mordere i lucchetti per uscire, leccare continuamente le pareti della gabbia, ripetere gli stessi movimenti sistematicamente, chiedere acqua perché assetati.
Qual’è il motivo della sperimentazione sui macachi di Torino?
Queste condizioni sono motivate dagli studi sui deficit visivi degli esseri umani. Sperimentazioni che presto renderanno cechi i sei macachi dell’Università di Torino. L’esperimento consiste nel rendere cechi i macachi attraverso un’operazione celebrale e, successivamente, addestrarli. Prima di tutto ciò, i macachi di Torino verranno bloccati su delle sedie e dovranno memorizzare alcune immagini per un lungo periodo. Allo scadere dei cinque anni di addestramento, gli studiosi uccideranno questi animali.
L’Unione Europea ha finanziato questi esperimenti, dando 2 milioni di euro all’Università di Torino e all’Università di Parma. Gli studi saranno condotti sia sui macachi, sia su volontari umani.
Attualmente, le associazioni per i diritti degli animali hanno lanciato varie petizioni per porre fine a queste sperimentazioni e a questi maltrattamenti.
Oggi la Lav e gli animalisti chiedono compassione alla popolazione per i macachi di Torino e hanno creato una petizione per far sì che questa sperimentazione, la cui data di inizio è fissata in autunno, non inizi mai. Inoltre, è bene ricordare che il 95% delle sperimentazioni animali falliscono e di conseguenza ci si chiede quale sia l’utilità di tutto ciò.
La petizione “LIGHTUP Turning the cortically blind brain to see” ha lo scopo di rendere questi animali liberi da queste violenze, portandoli in un centro riabilitativo in cui i volontari potranno seguirli in modo ottimale.
Asia Lupo