“L’Urlo. In ascolto dell’inumano” è un’installazione che sarà a Napoli per fa risuonare in diretta i messaggi vocali dei migranti dalla Libia. De Magistris parlerà con loro e molte persone sono invitate a interagire con le loro richieste.
“l’Urlo” in diretta da Palermo
Durante il summit sulla Libia lo scorso novembre, “L’Urlo. In ascolto dell’inumano” era stato ascoltato in diretta dalla Chiesa di S. Maria dello Spasimo a Palermo.
Il sindaco Leoluca Orlando ha parlato in diretta con alcuni migranti, dimostrando piena solidarietà e volontà di aiutarli;
a questo link un video in cui Orlando e il missionario comboniano Alex Zanotelli ascoltano un migrante e qui il sindaco è al telefono con un altro migrante.
Il luogo suggestivo della Chiesa di S. Maria dello Spasimo ha accolto le disperate richieste dei migranti schiavi che si sentono, e sono, abbandonati e bloccati in situazioni sempre più drammatiche in Libia, senza alcun aiuto né sostegno.
Il Sud porta avanti la causa dei migranti con coraggio
In Italia, la “disobbedienza” civile dei sindaci dà finalmente una risposta concreta per contrastare sia il clima di odio e razzismo sia il decreto sicurezza.
Il primo è stato proprio Orlando.
«Il nostro non è un atto di disobbedienza civile né di obiezione di coscienza, ma la semplice applicazione dei diritti costituzionali» ha chiarito Orlando e ha continuato che «la mancata iscrizione all’anagrafe potrebbe impedire anche il diritto alle cure sanitarie per adulti e minori non accompagnati»
Il sindaco di Palermo ha, infatti, preso posizione contro le misure contenute nel decreto sicurezza, definito «disumano», sostenendo la decisione di sospendere qualunque procedura che «possa intaccare i diritti fondamentali della persona con particolare, ma non esclusivo, riferimento alle procedure di iscrizione della residenza anagrafica»
“L’Urlo” in diretta da Napoli
Dopo Orlando, anche il sindaco De Magistris parteciperà alla diffusione delle richieste dei migranti in diretta dalla Libia presso il chiostro di S. Domenico Maggiore a Napoli.
L’evento “l’Urlo, in ascolto dell’inumano”, realizzato da Exodus, fuga dalla Libia e Stalker/Noantri Cittadini Planetari, si svolgerà dal 17 al 20 gennaio 2019.
La città di Napoli sarà coinvolta a sostegno dell’iniziativa, durante la quale sarà possibile interagire in diretta con i migranti, con cui Michelangelo Severgnini di Exodus è in contatto telefonico da mesi.
Dal comunicato stampa:
«Durante l’evento il Sindaco si metterà pubblicamente in contatto telefonico diretto con alcuni migranti in Libia per testimoniare a loro, al Paese e all’Europa tutto il proprio impegno politico e civile a far comprendere a far emergere con chiarezza la gravità della situazione in Libia e l’urgenza di attivare un ponte aereo per permettere l’esodo di tutti i migranti dalla Libia come richiesto a gran voce dagli stessi migranti.
Gravità e urgenza sottaciuta da tutti e che vede il governo italiano e l’Unione Europea gravemente coinvolti e responsabili per quanto sta accadendo in Libia»
Scale di salvataggio, simbolo di solidarietà
Sarà presente, inoltre, l’install/Azione L’Urlo di Stalker/Noantri Cittadini Planetari ed Exodus, fuga dalla Libia, costituita da 9 scale di salvataggio arancioni realizzate da Stalker/On nel 2004 con l’equipaggio della Spirit II sequestrato a bordo nel porto di Napoli.
Le scale, di recente, sono state restaurate con gli abitanti, locali e migranti, di Riace.
Il progetto a Napoli è realizzato in collaborazione con la Fondazione Morra e il Centro Studi Postcoloniali e di Genere de “l’Orientale”, Università degli studi di Napoli.
La speranza è che, dopo Napoli, altri sindaci possano partecipare per diffondere le voci inascoltate dei migranti anche in altre città.
L’invito è rivolto ai molti sindaci che hanno espresso la volontà di contrastare il clima di odio e razzismo e il decreto sicurezza, ad esempio il sindaco di Firenze, Nardella, e fra gli altri anche i sindaci di Reggio Calabria, Copertino, Parma e Cerveteri (qui è possibile ascoltare la posizione del sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci ).
I sindaci dovrebbero far sì che Exodus- fuga dalla Libia (qui il video dell’ultima puntata di pochi giorni fa) e le richieste dei migranti risuonino a gran voce per le strade delle loro città.
Speriamo così che le disperate dichiarazioni dei migranti possano finalmente risvegliare dal torpore dell’indifferenza, del razzismo e dell’odio per un ascolto attivo e una solidarietà condivisa.
Elvira Lamanna