Veronica Tulli in arte Lulu Rimmel è la protagonista di Cuore di bambola, il docufilm presentato in anteprima al Giffoni Film Fest.
Veronica ha trentanni ed’è affetta da osteogenesi imperfetta, meglio conosciuta come sindrome delle ossa di vetro, ma come afferma anche il regista romano che ha diretto Cuore di bambola “Veronica di fragile ha solo le ossa”, sul palco è Lulu Rimmel e sorprende tutti con il suo talento e la sua personalità spumeggiante.
Chi è Veronica Tulli?
Le sue ossa sono tenute insieme dai chiodi per impedire che si deformino ma la sua anima e la sua vena artistica non possono essere contenuti.
La carrozzina è solo un mezzo che usa per spostarsi nello spazio, al resto ci pensa la sua musica e il suo talento, così grande che sembra impossibile che possa essere contenuto in un corpo così minuto.
Tutto in Veronica è vera e propria comunicazione, arte: una moderna bambola gotica che sembra uscita da un film di Tim Burton ma che non potrebbe essere più vera di così.
Per questo Antonio Di Domenico ha voluto immortalare la sua storia in un docufilm che sta girando i cinema italiani.
Lulu Rimmel, Cuore di Bambola
“La disabilità è soltanto una delle mie caratteristiche fisiche” afferma Veronica in una recente intervista, in arte Lulu Rimmel che non è certamente in cerca di pietismo con il docufilm Cuore di Bambola.
La disabilità è certamente qualcosa che fa parte della sua vita e con la quale ha dovuto imparare a fare i conti, ma non la definisce in nessun modo: né come persona né come artista.
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Come afferma in prima persona “Sono una cantante, ma lo sarei anche se non avessi una malattia genetica”, prima della malattia e prima della carrozzina c’è la sua musica e la sua arte, che porta in giro per i pub e i locali della capitale.
Sul palco, in mezzo ai musicisti e davanti al pubblico in attesa c’è solo la musica e la voglia di trasmettere qualcosa. Per questo il docufilm di cui è protagonista racconta una storia in cui è facile rispecchiarsi, perché è il racconto di una persona che insegue il suo sogno e che tenta di farne un lavoro.
La musica: una passione diventata lavoro
La passione per la musica nasce con lei poi la voglia di fare sul serio prende il sopravvento, per questo Veronica all’età di 17 anni ha iniziato a prendere lezioni di canto e gospel, dando il via a una carriera che l’ha portata in giro per l’Italia.
Anche adesso che la sua passione è diventato un vero e proprio lavoro, prima in gruppo poi da solista, non ha smesso di studiare e approfondire la materia, è infatti iscritta alla facoltà di Beni culturali, sezione musicale presso la facoltà di Tor Vergata.
I suoi spettacoli
Stupore e meraviglia sono le prime sensazioni che prova chi si trova davanti a uno spettacolo di Lulu Rimmel per la prima volta.
Vestita come una bambola gotica si muove a scatti nel salotto bohémien della Bottega degli artisti a Prati, solo quando inizia a cantare il pubblico capisce che è umana e che dietro quell’aspetto da bambola c’è un carattere tutto pepe.
Emanuela Ceccarelli