Luigi di Maio è una carbonara con la curcuma

Luigi Di Maio Andrea Umbrello

Con la serenità leggermente incosciente – e spesso comicamente naïf – che lo contraddistingue, Luigi Di Maio, da Vespa, ha detto ieri sera due cose gravissime.

La prima è che il blocco della nave Gregoretti fu un’azione personale dell’allora Ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Per questo motivo, il Movimento voterà contro l’interesse pubblico prevalente – volgarmente: concederanno l’autorizzazione a procedere.

La seconda – altrettanto grave – è che il blocco della nave Diciotti fu invece concordato dal Governo “perché l’Europa non ci ascoltava”.

Sembrerebbe una bella notizia, una sorta di regalo di Natale, ma non lo è. Non riesco a gioirne anche se provo una scarsa simpatia per la “politica” dell’ex Ministro delle Interiora – credo di averlo dimostrato in tanti modi in questi anni, criticandolo aspramente ed esplicitamente quando in pochissimi – soprattutto sul web – si sentivano liberi di farlo.

Primo, Di Maio avrebbe dovuto dichiaralo mesi fa che il blocco della Gregoretti fu una scelta personale – e non condivisa – del signor Matteo Salvini, farlo oggi, annunciando che il Movimento agevolerà la magistratura, suona come una ritorsione politica per le note vicende di agosto: è molto brutto pensare che il leader di M5S voglia usare la magistratura per punire il suo ex migliore amico – dopo aver lavorato tanto per farlo crescere politicamente.

Ma soprattutto, la seconda dichiarazione significa che il Primo Governo Conte ha sequestrato i passeggeri della nave Diciotti per ottenere un cambiamento politico dall’Unione Europea.

Questo, caro Ministro degli Esteri, significa che avete commesso tutti, consapevolmente, il reato di “sequestro di persona a scopo di coazione” così come previsto dall’art. 289 ter del codice penale.

Il fatto è punito con la reclusione: da venticinque a trenta anni.

Vorrei quindi ringraziare Luigi Di Maio per avermi dato una bella notizia di cui non posso in alcun modo gioire.

Pochi giorni fa, in un ristorante delle Marche, mi accolsero decantando le doti della loro pasta alla carbonara, la cosa mi fece un grandissimo piacere, considerato che per me la carbonara funziona molto meglio dello xanax, ma quando hanno finalmente servito gli spaghetti ho scoperto che al posto del pepe c’era la curcuma.

Totale: Luigi di Maio è una carbonara con la curcuma.

Andiamo male, sequestratori ingenui a scopo di coazione.

Molto, molto male.

 

Guido Saraceni

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