Lui diventa una lei pur non sottoponendosi all’intervento chirurgico per il cambio del sesso.
Bergamo, 05/11/2003TRIBUNALE DI BERGAMO.
©Roby Bettolini
Lui un italiano di trenta anni, circa sei anni fa, aveva ottenuto dal Tribunale l’autorizzazione per sottoporsi al percorso per poter cambiare sesso e diventare una Lei. Il percorso consiste in: terapie ormonali, dallo psicologo e farmacologiche con al termine l’intervento chirurgico per il cambio del sesso fisico.
Seguite tutte le indicazioni legali e mediche per poter finalmente ottenere il sesso del quale si è sempre sentito appartenere non ha potuto sottoporsi all’operazione chirurgica per problematiche legate alla propria salute ed alla sua obesità. L’intervento sarebbe stato eccessivamente rischioso e di conseguenza vi ha dovuto rinunciare.
Non si è perso d’animo ed ha presentato un ricorso tramite il proprio legale presso il Tribunale di Pavia in base ad una sentenza della Corte di Cassazione del 2015.
Il Tribunale di Pavia ha accolto il ricorso ed ha stabilito che, il percorso intrapreso anche in assenza dell’intervento chirurgico che avrebbe modificato il sesso, da maschile a femminile, possa essere considerato valido ai fini del rilascio della documentazione necessaria ed atta a comprovare la nuova identità.
Il Presidente del collegio, Lucio Nardi, scrive nella sentenza:
L’intrapreso articolato percorso psicologico e la connessa terapia ormonale e farmacologica hanno portato alla consapevole, profonda ed irreversibile scelta di genere, determinando piena identificazione nel sesso opposto, cioè quello femminile, al quale, da sempre, sente di appartenere.
Un riconoscimento, oltre che legale, ricco di umanità e rispetto verso il genere umano. Un rispetto dovuto a tutte quelle persone che, come in questo caso, si sentono intrappolate in un genere che non gli appartiene e purtroppo a volte non hanno la possibilità di poter cambiare la propria situazione.
Concretizzato il cambio burocratico di identità, per lei in primis e da sempre e per la società da ora, sarà
una italiana di trenta anni.
Raffaella Presutto