La politica di coesione è la principale politica di investimento dell’Unione europea, atta a sostenere la creazione di posti di lavoro, la competitività tra imprese, la crescita economica e dunque in generale il miglioramento della qualità della vita dei cittadini in tutte le regioni e le città dell’UE.
Fonte: loccidentale.itPer raggiungere concretamente questi obiettivi nel periodo 2014-2020, sono stati stanziati 351,8 miliardi di euro di cui 46 destinati all’Italia. In generale, i principali risultati conseguiti non sono da poco: infatti dal 2007 al 2012 sono stati creati 594.000 nuovi posti di lavoro, sono stati finanziati 61.000 progetti di ricerca, 5 milioni di cittadini UE sono stati raggiunti dalla connettività a banda larga, circa 198000 piccole e medie imprese (PMI) hanno ricevuto incentivi diretti agli investimenti e sono state finanziate 77800 start-up.
Tuttavia, senza entrare strettamente nel merito di questa politica a volte peraltro criticata, è giusto sapere che in alcune regioni povere dell’Europa questa manovra ha funzionato tanto da far registrare addirittura un notevole aumento del reddito, mentre meno positivi sono invece stati i risultati in Italia, che sembra non aver avuto alcun riscontro. Anzi, dallo studio svolto dall’Uvi (l’organo tecnico e imparziale che realizza analisi e valutazioni delle politiche pubbliche), risulterebbe che il Mezzogiorno è l’area più depressa del territorio europeo. Naturalmente ogni regione ha reagito ai fondi a lei destinati in modo diverso, ma gli interventi attuati nel Sud sembrano esser stati pochi rispetto alle possibilità, oltre che molto precari.
C’è da dire che purtroppo l’assenza di un potere istituzionale in molti (troppi) paesi, non aiuta sicuramente nelle pratiche burocratiche e nei programmi di intervento. Dunque, questa iniziativa dell’Unione Europea non è sicuramente bastata per dare al Sud Italia la svolta tanto sperata. Ne parla con amarezza anche il ministro per il Sud, Barbara Lezzi: “Purtroppo le regioni del Mezzogiorno restano tra le più povere dell’Europa e questo naturalmente a causa di tutti gli amministratori che si sono succeduti fino ad adesso. Le politiche di coesione hanno fallito il proprio obiettivo“. Dimostrazione del fatto che non sempre avere le risorse economiche vuol dire saperle impiegare a dovere.
Roberta Rosaci