Una ricerca americana spiega il motivo per cui la luce blu, dei telefoni e di tutti gli altri dispositivi digitali, danneggerebbe i nostri occhi.
Quante volte ci è stato detto di non guardare, per molto tempo o da molto vicino, lo schermo del telefono? Nella nostra società sempre più connessa è una routine, imbattersi in tutti quelli che camminano, mangiano, parlano, osservando lo schermo dello smartphone. Dallo svago al lavoro. Nel 2015 il report We Are Social ha raccolto i dati più rilevanti sullo scenario digitale. Gli italiani trascorrono 4,5 ore online e 2,5 sui social media. Non sembrerebbe dunque una novità che la luce blu generata dagli apparecchi digitali, comporterebbe dei seri rischi per la nostra slaute. Lo studio intrapreso dall’Università di Toledo e pubblicato poi su Scientific Reports, ha mostrato alcuni lati nascosti.
Tutta colpa della Luce blu
Il meccanismo si attiva dunque quando i nostri occhi entrano a contatto con la luce blu. Questa trasforma irrimediabilmente, una molecola principale per gli occhi e quindi per la vista. La molecola si modifica fino a raggiungere una forma tossica, che assale i fotorecettori della retina, danneggiandoli fino a provocarne la morte. Questi sono le cellule più sensibili alla luce che si trovano sulla retina e in caso di deperimento, non si rigenereranno mai più. Il deperimento dei fotorecettori è dunque incurabile.
Siamo esposti continuamente alla luce blu, la cornea e la lente dell’occhio non possono bloccarla o rifletterla. La tossicità generata nella retina dalla luce blu è universale e può uccidere ogni tipo di cellula
Ajith Karunarathne, Professore Università di Toledo
Nello specifico questa degenerazione colpisce circa il 2,4% della popolazione adulta. Gli esperimenti portati avanti dai ricercatori mirano a trovare nuove terapie, come un collirio che possa rallentare progressivamente il deperimento maculare. Nell’attesa di una soluzione più efficacie, oggi esistono molti filtri da applicare sugli schermi, per limitare la luce blu. Da prendere in considerazione anche l’utilizzo degli occhiali da sole con lenti specializzate, volte a proteggere gli occhi non solo dai raggi UV ma anche dalla luce blu.
Alessia Primavera