Luca Zaia e i topi vivi sulla tavola dei cinesi

871hb Luca Zaia e i topi vivi

Luca Zaia “In Cina mangiano i topi vivi”, poi si scusa. La risposta del governo cinese non si fa attendere: “In questo momento dobbiamo stare uniti”


“I cinesi? Li abbiamo visti tutti mangiare topi vivi.”
Luca Zaia (Lega), Presidente della Regione Veneto.




No, grandissimo cialtrone razzista. Tecnicamente razzista.

Noi, mentre qualche incivile italiano evadeva dalla zona rossa per sfuggire all’isolamento, abbiamo visto migliaia di cinesi di ritorno dal proprio Paese sottoporsi spontaneamente ad auto-quarantena per non diffondere virus e panico.

Noi abbiamo visto l’intera comunità cinese di Milano chiudere ogni attività commerciale: bar, ristoranti, parrucchieri, estetisti, supermercati. Non perché obbligati da un’ordinanza o perché qualcuno glielo ha chiesto, ma “per rispetto della città in questo momento difficile e per non mettere a rischio la salute di nessuno.”

Noi abbiamo visto cinesi presi a bottigliate in testa, a sputi, a calci da italiani perché “portatori del virus” e, ad oggi, non c’è un solo contagiato di nazionalità cinese.

Noi, se fossimo come te, diremmo che i veneti sono gli untori d’Italia. E invece siamo vicini a tutti i veneti che lottano e soffrono in questo momento difficile. E sono infinitamente migliori di chi indegnamente li rappresenta. Lui sì, untore. Di ignoranza e razzismo.

Non c’è virus più letale di questo.

Lorenzo Tosa


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