Correva l’anno 1866, quando il diplomatico egiziano Khalil-Bey commissionò a Gustave Courbet uno dei dipinti più famosi: l‘Origine del mondo.
Noto ai più, il quadro è rimasto pressoché inaccessibile al grande pubblico fino al 1995, quando è stato appeso alle pareti del Musée D’Orsay.
Inizialmente, L’Origine del mondo faceva parte di una collezione privata che comprendeva diverse tele che ritraevano le nudità femminili. Il dipinto era tenuto al riparo da sguardi indiscreti dietro ad una tenda verde. E questo perché era ritenuto un’opera indecente, tanto da essere definita dai molti la più scandalosa del XIX secolo.
Ma perché destò tanto scalpore?
Si potrebbe pensare che il problema sia semplicemente il tema: la nudità. Ma non si tratta solo di questo. E’ una questione di linguaggio. All’epoca di Courbet, e anche prima, la nudità veniva raffigurata abitualmente, ma seguendo l’impostazione classica, e destinandola soprattutto all’ambientazione mitologica. La nudità era rappresentata in maniera idilliaca, totalmente distante dalla sincerità di Courbet.
L’origine del mondo, invece ci pone di fronte ad una nudità cruda, reale, che non lascia spazio al fantasma dell’idealizzazione, dipingendo il sesso femminile con schiettezza e audacia. Senza veli. E’ un quadro che ci mostra intimità. La modella (della quale si è recentemente scoperta l’identità) è stesa sul letto, disinvolta, e mette in mostra nient’altro che il suo sesso.
Quest’opera si spinge talmente tanto avanti nel suo realismo, che persino oggi subisce censura sui social media.
E mette in discussione l’ideale stesso di “decenza”. Concetto che è per lo più frutto di bigottismo, e ci impediscono di accedere ad un certo tipo di contenuto, di andare oltre il ben pensare e la cultura delle apparenze.
Il compito dell’arte è quello di emozionare. Ma non si limita a questo. L’arte è un mezzo di comunicazione, di scambio; deve far parlare, riflettere. In quale modo la nudità può essere considerata offensiva?
Questo dipinto ci pone di fronte ad una strada senza uscita. Che non esiste niente di più scandaloso di una verità rivelata, e riproposta senza filtri di genere. Una Poetica autentica del vero, la narrazione del mondo nella sua concretezza viscerale, così vicina allo scientismo positivista.
Forse, lo scandalo dell’Origine del Mondo non ha tanto a che vedere con la nudità, quanto con il rifiuto della realtà per quello che è.
E Courbet rimane uno dei più grandi pittori francesi di tutti i tempi, proprio perché ha avuto l’ardire di sbatterci in faccia la realtà delle cose senza pudore. Nient’altro che una fotografia istantanea che rappresenta l’inizio del tutto.
Sofia Dora Chilleri