L’ONU si mobilita per un futuro etico dell’Intelligenza Artificiale

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Il futuro etico dell’Intelligenza Artificiale è una tematica di crescente rilevanza nel contesto globale. Mentre l’IA continua a progredire e a rivoluzionare diverse aree della nostra vita, emerge la necessità di garantire uno sviluppo responsabile e sostenibile di questa tecnologia. L’ONU si è recentemente espressa con preoccupazione riguardo alle prospettive evolutive dell’IA e ha sottolineato l’importanza di un indispensabile sforzo collettivo della comunità internazionale. Questo sforzo mira a garantire che l’IA venga sviluppata adottando standard equi, trasparenti e inclusivi, al fine di evitare il dilagante avvento del lato oscuro dell’innovazione digitale. In questa breve introduzione, esploreremo le sfide e le opportunità legate al futuro etico dell’Intelligenza Artificiale, evidenziando il ruolo cruciale di norme e regolamentazioni per il bene dell’umanità.

Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha recentemente espresso una crescente preoccupazione riguardo alle prospettive evolutive dell’Intelligenza Artificiale Generativa (IA), riconoscendo l’urgenza prioritaria di un sforzo collettivo della comunità internazionale per garantire uno sviluppo etico, responsabile e sostenibile dell’IA. Questo sforzo includerebbe l’adozione condivisa di standard equi, trasparenti e inclusivi, al fine di prevenire l’avvento del lato oscuro dell’innovazione digitale.

Per affrontare queste sfide, l’ONU ha annunciato il lancio di un’agenzia dedicata all’IA, mirata a regolare e monitorare lo sviluppo della tecnologia in tutto il mondo. Questo passo è necessario per evitare possibili conseguenze negative legate all’ampio impatto delle nuove tecnologie emergenti. Il rischio principale riguarda la compromissione dei diritti umani a causa di pregiudizi e discriminazioni presenti nella progettazione tecnica dei sistemi algoritmici. Inoltre, si teme il pericolo di campagne massive di disinformazione fuori controllo, nonché l’impiego di meccanismi autoritativi di sorveglianza, controllo e censura digitale, a scapito dei diritti fondamentali delle persone.

Durante il suo intervento al Consiglio di Sicurezza, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha sottolineato il potenziale positivo dell’IA per accelerare lo sviluppo mondiale e garantire i diritti umani, ma ha anche messo in guardia sui pericoli connessi. Ha evidenziato come l’IA possa amplificare pregiudizi e discriminazioni, oltre a consentire nuovi livelli di controllo autoritario. Pertanto, ha enfatizzato la necessità di lavorare insieme per sviluppare un’IA inclusiva che superi le differenze sociali, digitali ed economiche.

Il co-fondatore di Anthropic*, Jack Clark, ha messo in luce sia i notevoli benefici che l’IA può portare sia le minacce che essa rappresenta per la pace, la sicurezza e la stabilità globale. L’uso indebito e l’imprevedibilità di questi sistemi potrebbero avere conseguenze negative, come il potenziale per la creazione di armi biologiche.

Tuttavia, Clark ha ammonito anche dal lasciare l’IA completamente nelle mani del settore privato. Ha sottolineato l’importanza di investire nello sviluppo di solidi sistemi di valutazione, in modo che il futuro dell’IA non sia determinato da un ristretto gruppo di protagonisti del settore privato.

Yi Zeng, docente dell’Istituto di Automatizzazione dell’Accademia Cinese delle Scienze, ha sottolineato il limite attuale delle IA, che sono strumenti di elaborazione dati e mancano di una reale comprensione. Pertanto, non possono essere considerate responsabili come esseri umani nei processi decisionali.

Diverse nazioni hanno fatto appelli concreti per regolamentare l’IA e prevenire i suoi possibili abusi. Il viceministro di Scienze avanzate e tecnologia degli Emirati Arabi Uniti, Omran Sharaf, ha chiesto norme comuni per evitare la promozione dell’odio e della disinformazione, poiché ciò potrebbe alimentare l’estremismo e i conflitti.

Anche Boutros Ghali, il rappresentante del Ghana ha sottolineato l’importanza di limitare le ambizioni nazionali di dominio agguerrito riguardo all’IA e ha esortato a sviluppare regole che disciplinino l’uso pacifico della tecnologia. Ha citato l’esempio positivo dell’IA utilizzata dalla Missione di appoggio delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL), che ha contribuito a migliorare l’Indice di pace globale 2022 di questo Paese.

Tuttavia, altri hanno evidenziato i rischi derivanti dall’IA nel contesto bellico. Il relatore dell’Ecuador ha condannato la militarizzazione dell’IA e ha messo in guardia sui pericoli delle armi autonome letali. Ha sottolineato l’importanza di promuovere uno sviluppo tecnologico che agevoli la pace, senza compromettere la sicurezza strategica mondiale.

Infine, il rappresentante della Cina nel Consiglio di Sicurezza ha enfatizzato la necessità di trovare un equilibrio tra lo sviluppo scientifico e la sicurezza. Ha affermato che l’IA dovrebbe garantire la sicurezza, la consapevolezza dei rischi, l’equità e l’inclusione, affinché sia sempre vantaggiosa per l’umanità.

Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU sta affrontando il tema dell’IA con grande attenzione e urgenza. Il futuro dell’IA dipenderà dalla cooperazione internazionale, dalla regolamentazione equa e trasparente e dall’adozione di standard etici per assicurare che questa tecnologia sia impiegata per il bene dell’umanità, evitando rischi e conseguenze negative. Solo così si potrà sfruttare appieno il potenziale positivo dell’Intelligenza Artificiale per il progresso globale e la salvaguardia dei diritti umani.

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