Londra, scoperta “ice house” del Settecento profonda 10 metri

La ice house scoperta a Londra è profonda 9 metri e mezzo. Fonte: theguardian.com; foto di Graeme Robertson

Se avete visitato un qualsiasi castello medievale o di età moderna, probabilmente avrete visto una sala sotterranea con una grande fossa profonda alcuni metri. Alcuni vi gettano delle monetine, similmente a come è tradizione fare presso alla Fontana di Trevi di Roma. Quella sala è una ghiacciaia.

Planimetria e sezione di una ghiacciaia, simile a quella rinvenuta a Londra. Fonte: stuffynwood.com

Questo ambiente serviva ad immagazzinare il ghiaccio necessario per le attività del castello, tra cui rinfrescare le bevande, preparare e conservare i cibi.  Nelle epoche precedenti all’invenzione e alla diffusione su larga scala dei refrigeratori le ghiacciaie rappresentavano una necessità irrinunciabile e nei paesi più caldi non vi era altro modo che immagazzinare il ghiaccio e la neve invernali e conservarli in ambienti freschi come cavità o fosse sotterranee.

In modo molto simile veniva conservato il ghiaccio in Inghilterra, dove le ghiacciaie presero il nome di ice house;  erano localizzate a nord delle abitazioni private, vicino alla cucina ma in una costruzione separata. Questi edifici, molto diffusi sia in ambito privato che come magazzini di stoccaggio per la vendita al pubblico, rappresentano una rete diffusa di monumenti nel Regno Unito, ma non solo.

Infatti, il XIX secolo vide lo sviluppo del commercio del ghiaccio, una rete di portata globale, in cui erano coinvolti i paesi scandinavi, principali produttori ed esportatori del delicato prodotto, gli Stati Uniti ed il Regno Unito, una delle grandi potenze marittime e commerciali dell’Ottocento. Tale rete commerciale aveva cominciato a crescere già nell’ultimo quarto del Settecento e la scoperta avvenuta a Londra mostra una realtà contraddistinta da una grande domanda di un prodotto usato in molte attività umane.





Una ghiacciaia nel cuore di Londra

La recente scoperta di una grande ice house nel cuore della metropoli britannica dimostra proprio questo: profondo 9.5 metri, largo 7.5 metri e risalente agli anni Ottanta del 1700, questo magazzino è per il momento la ice house più antica e grande del Regno Unito.  Anche la sua posizione, a Park Crescent West, nel cuore di Londra, è un ulteriore fatto a riprova dell’importanza del ghiaccio e dell’entità del suo commercio, che si basava su una grande domanda. Questo magazzino rappresenta un’altra eccezione nella realtà londinese, in cui sono molto più comuni ice houses di piccole dimensioni, mentre è raro trovare ghiacciaie così grandi. 

L’associazione Historic England, che si occupa della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale britannico, ha già inserito questa ice house nella lista dei monumenti da salvaguardare e aprire al pubblico. La memoria di questo grande magazzino si era perduta con il passare del tempo, anche a causa dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale che avevano sepolto l’intera area e che ha influito sul procedere degli scavi, imponendo un regime di cautela.

La ice house, secondo gli archeologi, sarebbe entrata in piena attività però solo a partire dal 1820, quando l’importazione del ghiaccio dei fiordi norvegesi segnò il vero inizio del commercio del ghiaccio, una realtà fiorente e fortemente presente in passato ma ormai quasi del tutto dimenticata.

Barbara Milano.

 

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