L’artista partenopeo Ciro Cerullo, in arte Jorit Agoch, ha realizzato un murale dedicato a Raffaella Carrà sulla parete esterna di Casa Kiss Kiss, situata a piazzale Vesco nella città di Sanremo. Dopo la conclusione del Festival di Sanremo 2024 (sabato 10 febbraio), il murale sarà trasferito a Napoli, all’interno della sede di Radio Kiss Kiss, dove continuerà a onorare la memoria dell’icona Pop italiana. La creazione del murale è stata trasmessa in diretta stream sul canale YouTube di Radio Kiss Kiss.
Jorit: artista per il sociale
Jorit, considerato uno dei principali esponenti della street art a livello mondiale, ha fortemente a cuore, fin dai suoi esordi, alcune battaglie sociali che porta avanti attraverso la sua arte, e tramite il dialogo, sia sui social media che attraverso i mezzi di comunicazione tradizionali. Nei suoi ritratti di grandi dimensioni in stile iper-realistico aggiunge spesso delle scritte; in questo caso possiamo notare due parole semplici ma cariche di significato “Stop Wars”. La scelta del plurale non è casuale, l’artista si è infatti esposto in prima linea su più avvenimenti drammatici che caratterizzano il nostro tempo, come la vessazione del popolo palestinese (opera su Ahed Tamimi, giovane attivista palestinese, simbolo della resistenza). A chi l’ha spesso accusato di prendere le parti di uno dei due contendenti, Jorit ha risposto di essere «un artista libero» e di aver predicato sempre messaggi di pace. L’impegno sociale di Jorit si protrae ormai dai primi anni Duemila, periodo dei suoi primi esordi pittorici, durante i quali entrò in contatto con alcuni movimenti politici no-global e di rivendicazione dei diritti sociali. Il suo marchio di fabbrica, che applica a tutte le sue opere, sono dei solchi rossi sul viso dei personaggi ritratti. Queste “scarificazioni”, alludono ai rituali tribali africani, con i quali è entrato in contatto personalmente durante dei viaggi nel continente a partire dal 2005. Per l’artista, questi segni rossi che solcano il viso, stanno ad indicare l’appartenenza alla “tribù degli essere umani”, la Human Tribe, messaggio di uguaglianza e fratellanza per il genere umano.
Raffaella icona di libertà e garante dei diritti
Raffaella Carrà, oltre ad essere un’icona indiscussa dell’intrattenimento e della cultura pop italiana, ha anche rappresentato un importante simbolo di emancipazione femminile e libertà sessuale. La sua carriera è stata caratterizzata da una forte personalità e da una determinazione nel rompere gli stereotipi di genere. Amatissima a Cuba e in America Latina, portò al successo la canzone “Maracaibo”, scritta da David Riondino e cantata da Lu Colombo, La versione originale diceva: “Innamorata, sì ma di Fidel! Ma Fidel non c’era, era in Cordigliera da mattina a sera…” ma a quei tempi fu censurata. La Carrà si dichiarava apertamente comunista, e fortemente legata a Cuba e amante della figura di Fidel Castro. Aveva a cuore i diritti dei lavoratori, nel film “I Compagni” di Mario Monicelli, interpretò la parte di Bianca, sorella dell’operaio comunista Omero, sostenitore delle lotte proletarie. Nel 1984, invitò nella sua trasmissione Leonilde Iotti, la prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera. Sempre nello stesso anno le fu imposto dalla Rai di ospitare Luigi Lucchini, Ras di Confindustria, lei lo fece a malincuore, ma la domenica successiva decise di invitare Mario Varianti, operaio bresciano, che ebbe lo stesso diritto di parole del suo superiore. Portò per la prima volta sull’emittente più influente d’Italia la voce della classe operaia, e il racconto delle pessime condizioni lavorative alle quali erano sottoposti i lavoratori. Donna di enorme spessore, ha sempre sostenuto i più deboli, e ha insegnato a tante donne della sua generazione che avere una vita lavorativa di successo e una vita privata fatta di libertà, non è un’utopia, ma una scelta possibile.
La street art colora Sanremo
Quest’anno non saranno solo i famosi fiori a colorare Sanremo, le opere “ufficiali” di street art realizzate in città per quest’edizione sono almeno due. Al murale realizzato da Jorit si aggiunge quello di John Sale, l’artista originario del Monferrato ha contribuito alla scena artistica sanremese con un’opera situata nel centro cittadino, in piazza Borea d’Olmo a pochi passi dal teatro Ariston. Il lavoro di Sale è un omaggio artistico ai protagonisti del Festival della Canzone Italiana. L’artista ha rappresentato una televisione sorretta dai due conduttori principali dell’edizione, Amadeus e Fiorello, all’interno della TV sono invece rappresentati i co-conduttori che si alterneranno nelle quattro puntate: Marco Mengoni, Giorgia, Teresa Mannino e Lorella Cuccarini. Completano l’opera i nomi di tutti i cantanti in gara della settantaquattresima edizione del Festival, l’omaggio a Sandra Milo, recentemente scomparsa e i grandi conduttori del Festival di Sanremo del passato.