Lo Stato Sociale: il 9 febbraio esce il nuovo album “Primati”

Lo Stato Sociale: Primati

Sono un gruppo elettropop bolognese ( l’ elettropop è un genere musicale che unisce musica elettronica e musica pop, nato tra la fine degli anni 70 e l’inizio degli 80), fondato nel 2009 da tre DJ di radio Fujiko: Alberto Cazzola, Lodovico Guenzi e Alberto Guidetti.

Lo Stato Sociale diventa quintetto nel 2011 con l’entrata di Enrico Roberto e Francesco Draicchio. Nello stesso anno presentano il singolo “Amore ai tempi dell’Ikea” che anticipa il loro primo album in studio: “Turisti della democrazia” uscito nel 2012. Dopo aver annunciato la partecipazione al festival di Sanremo, lo Stato Sociale ha confermato la data del 9 febbraio per la  pubblicazione  del quarto album in studio intitolato: Primati.

Lo Stato Sociale e il sociale

Lo stato sociale

Il 22 dicembre scorso la band, era uscita con il brano: Socialismo Tropicale”, una critica alle politiche nazionali ed europee, sempre meno interessate alla morte di troppi migranti nelle acque del Mediterraneo. Lo Stato Sociale, sono un gruppo senza mezze misure, o li si ama, o li si odia e questo perché hanno carattere. Minimali nelle sonorità, propongono testi mai scontati, accattivanti e diretti, attraverso i quali fanno un’analisi critica dei tempi, della politica e della società attuale.

Non solo musica

Copertina: Il movimento è fermo

Nel 2016, Lo Stato Sociale, usciva, oltre che con due singoli: “Amarsi male e pubbliche dimostrazioni d’odio” anche con un libro scritto a più mani: “Il movimento è fermo” (un romanzo di amore e libertà ma non troppo) edito da Rizzoli, ottenendo pareri positivi dalla critica, ma soprattutto dal pubblico che li ha potuti conoscere in questa nuova veste di scrittori.

Non ancora noti alla massa, che si presume, farà la loro conoscenza al prossimo festival di Sanremo, Lo Stato Sociale, hanno tutte le carte in regola per uscire dai confini dell’underground e ritagliarsi un posto nelle orecchie e nella testa di una fetta sempre maggiore di pubblico.

 

Andrea Ianez

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