Il nome di Giuseppe Berardelli si aggiunge alla lista degli almeno 30 i preti morti in Italia a causa della pandemia di Covid-19, tra questi almeno 16 sono della diocesi di Bergamo. Don Giuseppe ha rinunciato al respiratore che gli era stato regalato dalla sua comunità, così, ha voluto salvare una persona più giovane di lui, che probabilmente neanche conosceva.
L’ultimo gesto d’amore della sua vita Giuseppe Berardelli, sacerdote bergamasco di 72 anni, l’ha fatto in questi giorni donando il suo respiratore ad un altro.
“Mago allegria” lo chiamavano tutti perché animava spettacoli con giochi di prestigio in oratori, scuole e case di riposo. Perché Giuseppe, da una vita, rendeva allegri gli altri. Li aiutava donando loro sorrisi e amore.
Ed è proprio in questi giorni che don Giuseppe Berardelli, ammalato di coronavirus, ha compiuto il suo ultimo, grande gesto d’amore rinunciando al respiratore di cui aveva bisogno. Il respiratore che la sua comunità parrocchiale aveva acquistato per lui. E l’ha fatto affinché quel macchinario potesse andare a qualcun altro. Qualcuno di più giovane, ma malato come lui. Qualcuno che neanche conosceva. Ma che grazie a quel gesto avrebbe avuto tutta la vita davanti. Mentre la sua si sarebbe fermata.
A te, Giuseppe, è ora davvero difficile dire qualcosa. Anche solo dirti addio, riposa in pace. O qualunque altra frase di rito. Così come sarebbe inutile scrivere 100, 1,000 pagine su quanto hai fatto. Sarebbe inutile.
Perché l’unica cosa che conta davvero dirti è grazie.
Grazie per averci insegnato cosa significa veramente la parola amore.
Leonardo Cecchi