La crisi del livello di inquinamento in Pakistan ha raggiunto livelli estremi nella seconda città più grande del Paese, Lahore, dove la grave situazione di pericolo ha portato le autorità a chiudere temporaneamente le scuole primarie. In risposta a una situazione sanitaria allarmante, causata da emissioni industriali, traffico intenso e roghi agricoli stagionali, il governo ha adottato misure per limitare l’esposizione dei più giovani. Nonostante questa temporanea soluzione, la crisi solleva interrogativi sulla sostenibilità ambientale del paese e sulla necessità di una transizione ecologica ancora lontana dall’essere realizzata.
Decisione delle autorità locali per tutelare la salute dei bambini
Lahore, la seconda città più grande del Pakistan, è stata travolta da un’ondata di smog che ha spinto le autorità locali a ordinare la chiusura temporanea delle scuole primarie. Secondo il ministro Marriyum Aurangzeb, che ha annunciato la misura in una conferenza stampa del governo del Punjab, l’aria tossica e le recenti correnti provenienti dall’India hanno incrementato drasticamente il livello di inquinamento in Pakistan. Da domani, tutte le scuole pubbliche e private della città che accolgono bambini fino a dieci anni dovranno sospendere le attività per una settimana.
“Questo smog è molto dannoso per i bambini. Stiamo tenendo d’occhio la salute dei bambini delle classi superiori”. La seconda città più grande del Pakistan, che accoglie 14 milioni di persone, ha denunciato la grave condizione di inquinamento atmosferico: Lahore è infatti avvolta totalmente da nebbia, smog e gas inquinanti, che derivano dal fumo di combustione delle aziende agricole.
Livello di inquinamento in Pakistan è da record: l’allarme sulla salute pubblica
I dati raccolti dalla società svizzera IQAir confermano che Lahore ha registrato un livello di inquinamento in Pakistan da record: l’indice di qualità dell’aria, che misura la gamma di gas inquinanti presenti nell’aria, ha registrato un tasso superiore al livello 1.000, più del triplo di quello massimo, già considerato pericoloso, di 300.
Il livello di inquinamento in Pakistan sarà responsabile di gravi patologie respiratorie, è stato misurato a 80 volte sopra il limite ritenuto sicuro dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. La chiusura delle scuole è solo una delle misure per arginare i danni alla salute, mentre prosegue il tentativo di ridurre l’esposizione allo smog soprattutto per i bambini, i più vulnerabili agli effetti dell’inquinamento.
Le cause principali del livello di inquinamento in Pakistan
Gli studi indicano che l’inquinamento è causato principalmente dalla combustione di residui agricoli e dalle emissioni industriali incontrollate. La posizione geografica della città, che sorge vicina al Punjab indiano, intensifica l’impatto dell’inquinamento, poiché i venti stagionali trasportano verso Lahore le polveri derivanti dai roghi dei raccolti. Negli anni, la distruzione delle aree verdi e l’espansione urbana non hanno fatto altro che aggravare la situazione, rendendo le giornate con livelli di smog insostenibili una costante per i residenti.
Il primo ministro Imran Khan ha annunciato l’intenzione di aumentare del 30% la quota di fonti rinnovabili entro il 2030. Tuttavia, l’obiettivo appare ambizioso: la realtà odierna dimostra che il paese continua a dipendere in maniera massiccia dai combustibili fossili e dagli impianti a carbone, alcuni dei quali costruiti recentemente con il supporto della Cina. La crisi del livello di inquinamento in Pakistan è dunque anche il riflesso di una transizione ecologica ancora in fase embrionale e strettamente legata agli interessi economici.
Uno degli alti funzionari per la protezione ambientale di Lahore ha affermato che, per i prossimi giorni, le previsioni meteorologiche indicano che il vento, e di conseguenza l’inquinamento che si porterà dietro, soffierà con la stessa intensità.
Misure temporanee per combattere lo smog
Nell’immediato, il governo del Punjab ha varato alcune restrizioni per arginare i danni: metà dei lavoratori degli uffici locali lavorerà da casa, mentre i risciò a motore e i cantieri nelle aree più affollate sono stati temporaneamente sospesi. Sebbene queste misure rispondano all’emergenza, resta il bisogno di piani strutturali e concreti per risolvere in maniera definitiva il problema.
Il governo ha deciso di installare anche dei contatori di smog in tutti gli ospedali della città pakistana: lo scorso weekend, la concentrazione degli inquinanti mortali – i particolati fini – sono 40 volte superiori al livello ritenuto accettabile dalla stessa OMS.
La soluzione, più che temporanea e che a breve risulterà di nuovo insufficiente, è stata quella di chiudere le scuole primarie, in quanto i bambini sono i soggetti più vulnerabili allo smog. Non è la prima misura adottata per combattere contro il livello di inquinamento in Pakistan: già nel mese scorso era stato varato il divieto di fare esercizio fisico all’aperto ed è stato cambiato l’orario standard del calendario scolastico, così da impedire ai bambini di viaggiare da una parte all’altra della città nelle ore di punta per l’inquinamento.