La Lituania punta a investire fino al 6% del PIL nella difesa, ma senza ridurre il welfare sociale. La ministra della Difesa Dovilė Šakalienė conferma l’importanza di rafforzare le alleanze con gli Stati Uniti, ma insiste sulla necessità di una maggiore autonomia europea in ambito difensivo.
La posizione strategica della Lituania, confinante con l’exclave russa di Kaliningrad, la rende particolarmente vulnerabile alle tensioni nella regione. La minaccia russa, che si estende oltre i confini ucraini, è uno dei principali motivi per cui la Lituania ha deciso di rafforzare le proprie capacità difensive. Tuttavia, la ministra della Difesa della Lituania, Dovilė Šakalienė, ha dichiarato che l’approccio per aumentare la sicurezza non è semplice e implica un delicato equilibrio tra gli armamenti americani e quelli prodotti in Europa, insieme al sostegno all’industria nazionale.
La sfida dell’incremento delle risorse difensive
Uno degli aspetti centrali della strategia di difesa della Lituania riguarda l’incremento delle risorse destinate al settore militare. Il paese ha deciso di destinare fino al 6% del PIL alle forze armate tra il 2024 e il 2030, un incremento significativo rispetto ai 2,1 miliardi di euro previsti nel 2024. Questa decisione è stata accolta positivamente a livello europeo, con l’ex Primo Ministro lituano Andrius Kubilius che ha lodato l’impegno del Paese. Tuttavia, uno dei principali interrogativi riguarda la sostenibilità di questo piano e le modalità con cui il governo lituano riuscirà a raccogliere i fondi necessari per coprire queste spese straordinarie.
Come finanziare l’aumento delle risorse per la difesa
Dovilė Šakalienė ha ribadito che la Lituania non intende ridurre le risorse destinate al settore sociale per finanziare il potenziamento della difesa. Questo approccio si distingue da altre posizioni europee, come quella del Segretario Generale della NATO Mark Rutte, che ha proposto la riduzione della spesa sociale per reindirizzare i fondi verso la sicurezza.
Per la Lituania, però, adottare misure di austerità che penalizzano aree come istruzione, salute e assistenza sociale non sarebbe una strategia praticabile. Piuttosto, il governo intende utilizzare una combinazione di fondi nazionali e finanziamenti europei per coprire l’aumento della spesa. Tra le opzioni per raccogliere fondi, si pensa anche a soluzioni come obbligazioni per la difesa o il riutilizzo di risorse già destinate ad altri scopi, come quelle per la ripresa post-pandemia.
L’importanza delle alleanze transatlantiche
La Lituania, come membro della NATO, riconosce il ruolo fondamentale degli Stati Uniti nella garanzia della sicurezza europea. Il paese sta acquistando armamenti avanzati, tra cui carri armati Leopard dalla Germania, obici semoventi Caesar dalla Francia e sistemi missilistici Norvegesi. Questi acquisti sono parte integrante della strategia di difesa lituana, che mira a rafforzare la propria capacità di difesa immediata.
Tuttavia, secondo Šakalienė, la questione non riguarda solamente l’acquisto di armi dai produttori stranieri, ma la capacità di difendersi rapidamente e con efficacia, tenendo conto delle specifiche necessità del paese. Per questo, la cooperazione transatlantica è fondamentale, ma non deve escludere il rafforzamento delle industrie belliche nazionali ed europee.
La necessità di un’autonomia difensiva europea più forte
Šakalienė ha affermato che, pur riconoscendo l’importanza del supporto americano, è cruciale che l’Europa sviluppi una capacità difensiva più autonoma. In questo senso, la Lituania crede fermamente che, per tutelare la propria sicurezza, l’Europa debba fare affidamento sulle proprie risorse, rafforzando le proprie industrie militari e aumentando la cooperazione tra i paesi europei. La forza difensiva del continente non può dipendere solo da terzi, ma deve essere costruita attraverso investimenti interni e una maggiore autosufficienza.
Gli obiettivi di difesa per il futuro della Lituania
La Lituania ha fissato obiettivi ambiziosi per il prossimo decennio, tra cui la creazione di una divisione nazionale pronta per il 2030. Il paese sta anche rafforzando le proprie difese fisiche, come la costruzione di barriere anticarro e l’installazione di mine lungo i propri confini, per rispondere a potenziali minacce. Tuttavia, uno dei principali ostacoli da superare è la finanziabilità di questi progetti. La Lituania dovrà raccogliere enormi somme per soddisfare questi obiettivi, e la collaborazione con i paesi europei e le istituzioni comunitarie sarà essenziale.
La cooperazione europea come strumento decisivo
Il governo lituano sta spingendo affinché la difesa europea venga trattata come una priorità nelle prossime riunioni dell’Unione europea. Nel mese di febbraio, infatti, i leader dell’UE discuteranno le modalità per sviluppare uno strumento che permetta di fare investimenti rapidi nel settore della difesa, in particolare nei confini esterni della NATO.
Per Šakalienė, il rafforzamento della difesa collettiva è l’unico modo per affrontare le minacce future in maniera efficace. La cooperazione tra i paesi dell’Unione e l’adozione di politiche comuni di difesa sono cruciali per la sicurezza di tutta la regione.