Il continente Americano risulta essere senza dubbio quello maggiormente colpito dall’emergenza Coronavirus. Quello che ancora non si sa è la crisi che sta colpendo i Nativi Americani, con un aumento di contagi e decessi nei loro territori. La cosa che più stupisce è che, di fronte al bisogno e ad una richiesta di aiuto, il soccorso arriva dall’Irlanda, memore di un antico debito, risalente al 1845. Ma andiamo con ordine.
Nativi Americani chiedono aiuto
La comunità Navajo rappresenta il gruppo più consistente fra i nativi americani, è stanziata nei territori a sud-ovest degli Stati Uniti, precisamente a cavallo dell’Arizona, del Nuovo Messico e dell’Utah. Il Coronavirus ha colpito duramente la riserva dei Nativi: un articolo su “The Independent” ha recentemente pubblicato una ricerca, dove emerge che la comunità dei Navajo presenta “il quinto tasso di mortalità più alto” nel paese.
Da domenica (7 maggio), la nazione Navajo ha subito 73 morti per il virus e ha confermato 2.373 casi del virus, un tasso di 46 morti per ogni 100.000 persone. Solo New York, New Jersey, Connecticut e Massachusetts hanno tassi di mortalità più elevati.
Pare che i contagi siano iniziati nel mese di marzo, in seguito ad una manifestazione tenutasi nella chiesa della riserva. Attualmente la Comunità soffre una profonda crisi, sanitaria e idrica. Vi è infatti una grande siccità in quei territori: il 40% della popolazione soffre la sete, ciò sta favorendo la diffusione del virus.
A questo punto, in cui la disperazione ormai trabocca, si richiede un aiuto del governo americano: dispositivi medici, test, tamponi, acqua. Non si può tardare. La risposta è un misto di inaspettato e macabro: sacche sterilizzate per i cadaveri.
A riferirlo è Esther Lucero, amministratore delegato del Indian Health Health Board di Seattle.
Il mio team è diventato bianco fantasma. Abbiamo chiesto dei test e ci hanno inviato una scatola di sacche per i cadaveri.
Le agenzie governative rispondono prontamente che si tratta di un errore, ma questo non basta per scusarsi con i Nativi Americani. “The Independent” nota come esistano attriti tra governo americano e Nativi già prima del Covid e la diffusione del contagio non ha fatto altro che alimentarli.
L’Irlanda giunge in soccorso
Nel momento del bisogno L’Irlanda giunge in soccorso. Grazie ad una raccolta fondi creata sul sito GoFundMe, si sono raccolti ben 2,5 milioni di dollari. Quale debito ha saldato l’Irlanda? Ebbene tra il 1845 e il 1849 in Irlanda ci fu la cosiddetta crisi delle patate: un milione di contadini e allevatori morirono di fame, un altro milione emigrò sperando di salvarsi. Fu uno dei periodi più bui della storia irlandese, che ancora viene ricordato in molte canzoni e poesie. Fu così che, durante la crisi delle patate, la nazione Choctaw (Nativi americani stanziati a sud) ebbe compassione di loro e inviò soldi agli irlandesi affamati. Vennero inviati 170 dollari, una cifra che a noi pare irrisoria, ma al tempo era una somma più che ingente. Oggi l’Irlanda riafferma la sua amicizia con il popolo dei Nativi.
C’è sempre tempo per riprendere vecchi amici
Jacopo Senni