E’ davvero giusto considerare la Domenica un elemento facente parte di un ciclo naturale come il susseguirsi delle stagioni?
La Domenica e il “giusto” riposo.
La domenica esiste di per sé?
Come i numeri naturali?
E’ sempre esistita ed esisterà per sempre?
Che senso ha la Domenica? Il riposo ha senso, mentre associare il riposo a un preciso giorno, all’interno di un periodico ciclo di sette giorni, é un significato soggettivo, uno degli infiniti possibili. Sono i dogmi religiosi o i dogmi del mercato o qualche altra volontá, ad aver imposto la domenica.
Come se la vita umana non potesse esistere senza il ciclo della settimana.
Quando si é in equilibrio, in armonia con la vita, tutti i giorni sono semplicemente giorni, uguali tra loro, non sono giorni della settimana. Infatti, non é raro confondere i giorni, perdere il “conto“.
Ad esempio, un ciclo reale, sono le stagioni.
Oltre l’io egocentrico assolutistico, posto l’uomo come parte della natura, in armonia e non in dominio, nel calendario cinese si contano le lune, i cicli sono sollegati al naturale sussesseguirsi delle rotazioni lunari. Gli anni hanno il nome di animali, si ripetono ciclicamente.
Quale importanza ha fissare una data assoluta? Per sempre?
Chi vuole contare con tanta precisione?
Il creditore, per riscuotere il debito…
Qualcuno, ha inventano la pena infinita, il debito infinito.
Al di lá degli assoluti, si incontrano i limiti, il relativo, il soggettivo. Oggi é domenica solo per un riferimento relativo.
Alcune persone vivono per il lavoro, per il curriculum, si ammalano quando non lavorano. Altre persone vivono per le ferie e soffrono al lavoro. In mezzo tutte le tonalitá di grigio. Immaginato il “giusto in sé”, solo uno di questi modelli é giusto, uno di questi deve esserlo e deve imporre il suo dogma di fede assoluta agli altri. Quale mitologia!
Altresí, arduo é non scegliere. La realtá mostra come la vita è un sopraffare, un dominare. “Evoluzione” non é un progresso verso uno “scopo”, ma il susseguirsi di processi di sopraffazione, più o meno indipendenti l’uno dall’altro. Alcuni processi hanno un futuro, altri sono sopraffatti, altri sono autodistruttivi. Il processo vincente per un periodo abbastanza lungo, viene nominato come “migliore”, “giusto”.
“Siamo soltanto noi che abbiamo immaginato le cause, la successione, la reciprocità, la relatività, la costrizione, il numero, la legge, la libertà, il motivo, lo scopo; e se noi ideiamo e innestiamo nelle cose questo mondo di segni come se esistessero «in sé», allora operiamo ancora una volta come abbiamo sempre operato, vale a dire facciamo della mitologia.”
Friedrich Nietzsche
Dunque come abbiamo appena visto la Domenica, il giorno di riposo per eccellenza è un’invenzione umana, padronale se vogliamo, in quanto nel tempo in cui gli uomini erano liberi e non esistevano ancora le figure di padrone-schiavo, stato-cittadini, tutti gli uomini erano liberi da orari imposti e giorni stabiliti per “legge” in cui lavorare o meno…
Poi l’uomo schiavizzò l’uomo, il più astuto fece lavorare per lui il più ingenuo e così nacquero le classi sociali, i ricchi e i poveri, fino ai giorni nostri in cui l’indottrinamento secolare ad opera degli apparati di potere, a fatto si che per noi sia considerato cosa normale venire al mondo per lavorare tutta la vita, rispettando orari prestabiliti dall’alto, facendoci spillare una parte del nostro guadagno (tasse), e riposando a comando, quando l’apparato di potere decide, ovvero la domenica.