L’intelligenza artificiale supera gli uomini nel combattimento aereo

Una notizia che sembra uscita da un film di fantascienza, in realtà sono decadi che piloti esperti si misurano con intelligenze artificiali sempre più avanzate, ma Alpha,  IA sviluppata da Psibernetix Inc una società fondata a Cincinnati da ex-ricercatori della locale università, ha dato prova di capacità impensabili praticamente umiliando (in un simulatore di volo) un pilota in pensione ex-istruttore di piloti da combattimento. Non solo Alpha ha battuto sempre il colonnello Gene Lee, ma addirittura anche quando è stata posta in condizioni di svantaggio rispetto al pilota umano diminuendo la sua velocità, la capacità dei sensori e delle armi, Alpha ha sempre prevalso. Il colonnello Lee ha raccontato che la macchina sembrava anticipare sempre le sue intenzioni.
Per ultimo il particolare più impressionante, questa prodigiosa intelligenza artificiale non richiede nemmeno tanta potenza di calcolo, basta un normale pc, anzi è stata sviluppata su un pc, ma secondo i progettisti potrebbe girare su un minicomputer da 35 dollari.

Vehicle_simulator

Come funziona Alpha e come mai richiede così poca potenza di calcolo.
Il segreto di Alpha è che “pensa” in maniera più umana, scomponendo i problemi complessi in problemi più semplici e operando in base alla cosiddetta fuzzy logic (logica sfocata)  che è un superamento o se volete un’estensione della logica booleana, in pratica una proposizione non è più solo vera o falsa, ma le si può assegnare un valore intermedio. Quindi il computer analizza più scenari possibili in base alla plausibilità statistica e lo fa a velocità impensabili per il cervello umano. Torniamo alla nostra battaglia aerea, il pilota umano inizia una manovra, supponiamo che la manovra che ha appena iniziato si possa evolvere in quattro o cinque manovre diverse, Alpha in base alla fuzzy logic e alla statistica segnerà ad ognuna delle possibili manovre un valore di verità più o meno alto e preparerà una contromanovra. Inoltre man mano Alpha apprende gli schemi che si ripetono nel comportamento di chi gli si oppone e quindi le sue previsioni probabilistiche su cosa farà il pilota che le si oppone in una certa situazione diventeranno più precise.  Del resto già nella prima fase di sviluppo della loro intelligenza artificiale quella della Psibernetix hanno utilizzato un approccio darwiniano, hanno infatti creato più versioni della loro IA e le hanno fatte competere fra di loro.

Impieghi e sviluppi futuri
Il primo impiego di Alpha sarà, probabilmente, in droni che si pilotano da soli, mentre sui normali jet da combattimento per ora il pilota non sarà sostituito ma la IA sarà piuttosto un secondo pilota che analizza scenari e suggerisce tattiche. In prospettiva l’obiettivo a cui stanno mirando alla Psibernetix è sviluppare una IA che possa pilotare in maniera coordinata centralmente una squadriglia di aerei da combattimento.

Roberto Todini

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