Di Giovanna Mulas
Altra donna barbaramente uccisa, accade ad Iglesias: 4 coltellate, di cui una alla gola, inferte dal marito, Gianni Murru di 46 anni. Federica Madau, 32 anni, aveva già denunciato l’uomo due volte; la coppia si stava separando. La situazione risultava ‘monitorata’ (…) dai servizi sociali locali. Non chiedetevi un ‘Perché’ sulla violenza: chiedersi un Perché significa, in un modo o nell’altro, cercare di giustificarla, uccidere ancora la vittima.
Continua la mattanza e la legge vigente non basta, non bastano gli scioperi bianchi: è necessario occuparsi di una legge che prevenga quindi protegga la potenziale vittima una volta prodotta la denuncia. Indispensabile operare su una politica culturale applicata in primis sulle stesse donne; gli assassini sono figli di donne, uomini immaturi che temono il distacco e di qualsiasi classificazione, uomini la cui mancanza di autostima trova catarsi nell’omicidio dell’oggetto bramato: è il giocattolo che è stato rotto, affinché nessun altro possa gioirne.
La donna non è un oggetto, nasce libera ed è libera di decidere il meglio per la sua esistenza; qui è fondamentale la conoscenza dei propri diritti. Vitali le politiche culturali dal basso, sui bambini di ambo i sessi, quindi sui comuni mezzi d’informazione: abolizione della pubblicità sessista (‘consumo’ un auto nuova come farei con la ‘femmina’ di turno, disponibile davanti al soldo), programmi televisivi dove la donna è colei che non deve pensare, che non deve uscire dal raggio della casa-chiesa pena l’essere peccatrice per la piccola comunità.
Unione tra le donne, fisiologica per natura, oltre il pregiudizio imposto: punto sostanziale sul quale c’è da lavorare ripetutamente.