Limitazioni di accesso a Trevi
È iniziata la sperimentazione, voluta dal Campidoglio, degli “ingressi controllati” dei turisti al monumento. Se i visitatori saranno troppi, i vigili urbani faranno uscire i pedoni dall’area attorno alla vasca. Il comandante Porta: “Così garantiremo una maggiore fruizione della fontana”.
Monetina in tasca, foto ricordo e poi via, verso un altro monumento della capitale. È iniziata questa mattina nel centro storico di Roma la sperimentazione del “percorso controllato” dei visitatori alla Fontana di Trevi. Non si tratta di un numero chiuso, bensì di una misura voluta dal Campidoglio per evitare che l’assembramento di troppe persone attorno alla vasca del monumento possa provocare problemi per la sicurezza dell’area e per il decoro della fontana.
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Il periodo di prova degli accessi controllati durerà fino a settembre e, se i risultati saranno positivi, il percorso verrà adottato a ottobre in via definitiva. Per realizzare un presidio permanente verrà pubblicato un bando pubblico. A sorvegliare la fontana, come voluto dalla sindaca 5 Stelle Virginia Raggi, ci sarà una “task force” composta da carabinieri e vigili urbani in pensione. Dalle 9 alle 24 dieci volontari presidieranno il monumento, anche per sanzionare eventuali comportamenti incivili e contrari a quanto prescritto dall’ordinanza firmata a giugno dalla prima cittadina per tutelare le fontane di maggior pregio artistico. “Controlleremo ad esempio che i turisti non mangino nell’area adiacente al monumento o faremo alzare chi si siede sul bordo della vasca” spiega Diego Porta, comandante della polizia municipale di Roma capitale.
Inoltre, negli orari di punta e in corrispondenza della massima concentrazione di turisti e scatti di flash, i volontari (distribuiti su tre turni) dei carabinieri e vigili in pensione faranno defluire i visitatori lungo un percorso preciso. “Si accederà alla Fontana di Trevi dall’ingresso centrale e si uscirà da quello situato sulla sinistra In questa maniera garantiremo che tutti possano avere una migliore fruizione del monumento. I turisti potranno gettare la monetina, scattare una foto ricordo e poi dovranno lasciare spazio ad altri…. un po’ come avviene al Museo del Louvre davanti al quadro della Monna Lisa di Leonardo Da Vinci” dice sempre Porta.
Decisioni dei politici
L’idea del percorso controllato e degli accessi regolarizzati alla fontana di Trevi era emersa nei mesi scorsi a seguito delle dichiarazioni del ministro dei Beni Culturali. Ci sono luoghi che non possono contenere un numero infinito di visitatori – aveva detto Franceschini – bisogna perciò contenere un affollamento ingestibile. Parole che furono seguite dall’annuncio della sindaca Raggi e dell’assessore capitolino alla Cultura, Luca Bergamo, che avevano ipotizzato una possibile regolamentazione dei flussi turistici. Provvedimento che, per l’appunto, è stato adottato in via sperimentale a partire da questa mattina.
Francesco Demartini