Lidl: investimenti per 350 mln in Italia

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Ampie prospettive per il brand Lidl, campione di investimenti che opera da tantissimo tempo nel settore GDO (grando distribuzione organizzata) dei supermercati.




Emilio Arduino, amministratore delegato nello sviluppo immobiliare di Lidl ha riferito alla stampa:

“Operiamo in Italia da 25 anni e abbiamo appena chiuso l’anno con 40 nuovi punti vendita, circa 50 store ammodernati e 1.800 nuovi assunti per un investimento complessivo di oltre 350 milioni di euro che intendiamo confermare anche nel 2018”.

Un’azienda fatta di risultati e duro lavoro, nonché da figure competenti al comando. Per quest’anno sono molti gli obiettivi che l’azienda vuole realizzare, continuerà senza dubbio l’acquisto di immobili nei quali aprire nuovi store in tutta Italia, ma non solo.




I progetti di Lidl in cantiere

In cantiere, tra gli obiettivi di ampliare ancora di più la fama della catena di supermercati Lidl, vi anche è quello di ampliare la private label ufficiale. Per chi non sapesse il significato di private label, non si tratta d’altro che prodotti alimentari associati al brand del supermercato che li vende. La private label di lidl, se ampliata, potrà porre molti altri prodotti ad un costo inferiore rispetto a quelli di mercato, poiché la produzione diverrebbe ancor più integrata all’azienda a monte. Al momento è commercializzata, oltre che in 600 punti vendita italiani, in tutti i 28 Paesi del gruppo, ciò garantisce un giro d’affari davvero importante, sviluppando un export (vendite all’estero) maggiore di 500 milioni di euro.




Inoltre l’amministratore delegato di Lidl avrebbe annunciato un progetto di collaborazione con banco Alimentare per salvaguardare lo speco: “Oltre il carrello – Lidl contro lo spreco”. Questo nuovissimo progetto prevederà una donazione di alimenti non più vendibili secondo gli standard commerciali, ma ancora molto buoni e sicuri.

Per il momento sono solo 60 gli store della Lidl coinvolti in quest’ultimo progetto, ma entro la fine di quest’anno (2018) tutta la rete dei punti vendita dovrebbe essere coinvolta.

                                                                                                                                               Jacopo Pellini

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