LIDAR svela i segreti di un’antica città Inca svelati

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Con l’aiuto della tecnologia LIDAR, gli archeologi hanno studiato un’antica città peruviana. Si ritiene che il sito abbia un valore particolare poiché precede il famoso Machu Picchu, una cittadella Inca ben conservata, costruita nel 15 ° secolo.

LIDAR,  tecnologia all’avanguardia, ha consentito ai ricercatori di intravedere i segreti di una città arroccata sulle Ande peruviane, ancora più antiche di Machu Picchu. L’insediamento, abitato dagli Inca e da chi li ha preceduti, si trova in una zona archeologica conosciuta come Wat’a. Il cui significato, nella lingua originale, è  “isola”. Sorge ad un’altitudine di 3.962 metri, equivalenti a 1.525 metri più in alto di Machu Picchu. Considerata l’espressione massima dell’antica civiltà Inca.

L’esistenza di questa zona era già nota ai ricercatori, che avevano esplorato con metodi archeologici convenzionali. Portando alla luce tracce di tombe, luoghi cerimoniali, aree residenziali e un grande muro. Tuttavia, lo studio con LIDAR – utilizzata per la prima volta in questo sito – ha aiutato gli archeologi a identificare diverse caratteristiche finora sconosciute.

Questa innovativa tecnologia ha permesso ai ricercatori di intravedere i segreti di una città,  arroccata sulle Ande peruviane, ancora più antiche di Machu Picchu. Infatti, sono stati in grado di scoprire diverse tracce di questa civiltà e creare mappe in 3D. Oltre che l’intera estensione della città. Il team dei ricercatori  composto da: Albert Lin, esploratore del National Geographic, insieme ad Adan Check Arce e Thomas Hardy, entrambi archeologi.

LIDAR: Light Detection and Ranging

Negli ultimi anni droni, LIDAR, radar, tecnologie 3D e altro hanno modificato radicalmente il modus di cercare reperti archeologici. Difatti già nello scorso anno, grazie ad una telecamera LIDAR, fu possibile scoprire una vasta città Maya nel Nord del Guatemala. Gli archeologi scoprirono oltre 61.000 strutture Maya, precedentemente sconosciute.

Per quanto concerne LIDAR si tratta di una tecnologia che si basa unicamente sull’impiego della tecnologia a laser. E’ una tecnica di telerilevamento  “attivo” per l’esecuzione di rilievi topografici ad alta risoluzione. Il rilevamento viene effettuato tramite mezzo aereo su cui è installato un laser scanner. Composto da un trasmettitore (essenzialmente un laser), da un ricevitore (costituito da un telescopio) e da un sistema di acquisizione dati. La peculiarità del sistema è l’altissima velocità di acquisizione dei dati abbinata ad un’elevata risoluzione.

Tale metodo, utilizzato per esaminare la superficie della terra, ha permesso al team di “vedere attraverso” il fitto sottobosco. Rilevando così  affascinanti informazioni, fino ad ora sconosciute, sull’antico sito. I dati prodotti con LIDAR sono stati utilizzati per creare mappe tridimensionali dettagliate che descrivono in dettaglio la topografia dell’area. Oltre a qualsiasi antica struttura artificiale che è impercettibile ad occhio nudo.

Tra le sue scoperte, il team di esploratori è stato in grado di identificare il caratteristico design degli Inca a terrazze, nonché le strutture circolari spesso correlate ai villaggi pre-Inca.




La scoperta è stata fatta durante la ricerca di Lost Cities con Albert Linn , uno spettacolo di viaggio settimanale in onda sul National Geographic. Lo spettacolo vede l’ingegnere e il National Geographic Explorer in giro per il mondo utilizzando strumenti all’avanguardia per far luce sulle città secolari.

Machu Picchu 

Machu Picchu è il nome del sito archeologico che sorge sulle rive del fiume sacro Urubamba, in Perù, e significa “Vetta Antica”. È un luogo sacro di fondamentale importanza per la cultura mondiale. È stata nominata dall’UNESCO una delle sette meraviglie del mondo moderno. Non passa inoltre inosservata la capacità con cui gli andini costruirono il sito.

E’ la principale attrazione turistica del Perù con una media di oltre 4.000 turisti che calpestano ogni giorno attraverso la Cittadella. L’esploratore Alex Lin ha affermato che la nuova scoperta potrebbe essere vista come un modello per il sito del patrimonio mondiale che è stato costruito a metà del XV secolo.

 

Felicia Bruscino
Photo by Tomas Sobek on Unsplash
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