La violenza misogina di un gruppo di bulli verso le donne in un liceo militare francese

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Fonte: bordeauxpalaisbourse.com

Se qualcuno vi dice che oggi le donne non hanno più ostacoli da abbattere nel loro percorso di realizzazione personale, non credetegli. Basta aprire i giornali per leggere periodicamente notizie di violenze, abusi e maltrattamenti. Un caso recente è quello avvenuto in Francia a danno di alcune ragazze del liceo militare Saint-Cyr a Yvelines. Secondo un lungo servizio del quotidiano francese Liberàtion, umiliazioni sessiste, insulti, giochi di ruolo misogini, molestie morali sarebbero all’ordine del giorno nella scuola.

La denuncia di una studentessa

Il caso è scoppiato il 2 dicembre 2017 quando, Mathilde, una studentessa del secondo anno, ha inviato una lettera a Emmanuel Macron. In essa la ragazza ha scritto di vergognarsi di aver voluto entrare in un esercito che non è pronto ad accogliere le donne.

Ho imparato che indossare una vagina rovina una carriera, una vocazione, una vita“, scrive con rabbia. Mathilde sognava di diventare un ufficiale dell’esercito, ma questo sogno è stato infranto dal bullismo operato da un gruppo di ragazzi. Tuttavia, dopo la lettera, non sono state prese delle misure concrete. Così la ragazza ha contattato la redazione di Liberàtion e alla sua si sono unite le testimonianze di altre 15 studentesse.




Le angherie del gruppo di studenti conservatori

Una potente minoranza di circa 60 studenti su 230, pone in essere quotidianamente comportamenti misogini, realizzando una vera e propria violenza psicologica verso le studentesse. Le scoraggiano a continuare gli studi ed emarginano gli studenti che con condividono la loro “filosofia“. Secondo i loro malsani valori, le ragazze sono “semplicemente buone per essere ingravidate”. 

Si tratta di un gruppo ultraconservatore di nome “Tradis” che gravita attorno alla sfera tradizionalista cattolica, tant’è che questi ragazzi frequentano la messa in latino il mercoledì e la domenica. Si dichiarano vicini ai circoli di estrema destra e sono apertamente contro l’omosessualità e l’aborto. In un’occasione presero simboli gay, come una bandiera e un fantoccio con bretelle color arcobaleno, per bruciarli.

Secondo fonti interne, sono state trovate delle svastiche disegnate con il gesso su alcune sedie. Alcuni testimoni riferiscono di averli ascoltati elogiare i “valori” del dittatore spagnolo Francisco Franco.

Si tratta di una vera e propria setta con simboli propri

Si dipingono sulla pelle il simbolo μ, lettera dell’alfabeto greco che si legge “mi“. Questo simbolo può trovarsi inciso sui banchi, scritto nel cortile: ovunque, dicono le ragazze. Il suo significato è “misogino“.

I tradis hanno anche una loro specifica pettinatura che serve per differenziarli dal resto degli studenti. Capelli corti ai lati e lunghi al centro del cranio.




L’odio nel liceo è palpabile

Le numerose testimonianze parlano di odio palpabile” guerra fredda“. Questi bulli prendono a calci le porte di notte per impedire alle ragazze di dormire, defecano di fronte alla loro stanza, si rifiutano di mangiare allo stesso tavolo della mensa. Esiste anche un rituale, la cosiddetta cortese indifferenza“: consiste nel non parlare mai alle ragazze. Ciò serve a escluderle dallo svolgimento delle attività scolastiche e così penalizzarle nel rendimento. Quando si rivolgono alla ragazze, riservano loro gli appellativi più volgari.

Ogni anno le ostilità iniziano alla fine di settembre, quando i tradis si aggirano nei dormitori per reclutare nuovi bulli. Se non ti unisci a loro, sei un sub-uomo“, lamenta lo studente Pierre. Ma il loro obiettivo principale sono sempre e comunque le ragazze. Esse infatti avrebbero preso posti preziosi nel liceo che sarebbero spettati agli uomini. “Le donne sono esseri meravigliosi, dolci e gentili, ma migliori a casa per fare figli”: questa la loro concezione della donna.  

L’obiettivo è far abbandonare gli studi alle ragazze

Una fonte interna, citata nell’articolo del quotidiano francese, afferma: ”Troviamo ragazze che piangono nei corridoi”, stremate dal trattamento e dalle pressioni cui vengono quotidianamente sottoposte.

Mi sento umiliata nella mia identità di donna e ho visto infranto il mio diritto di essere qui. Sono stata male: nausea, mal di stomaco, corpo esausto”, dice una ragazza che ancora frequenta il liceo Saint-Cyr. L’obiettivo è quello di condurre allo stremo le ragazze, per far sì che abbandonino gli studi. E purtroppo in molti casi ci sono riusciti.

La Ministra della Difesa francese sta prendendo delle misure

Purtroppo la direzione della scuola ha minimizzato quanto accade tra le mura di Saint Cyr. Si tratterebbe cioè di semplici “battute“.

Ma qualcosa sembra essersi smosso dopo l’articolo di Liberàtion, perché la ministra della Difesa, Florence Parly, ha disposto di aprire delle indagini per verificare quanto accade a Saint-Cyr.
Per quanto mi riguarda, è tolleranza zero. Raddoppieremo i nostri sforzi per fermare questo comportamento minoritario. Il problema è reale“, ha dichiarato.

Parly sta prendendo in considerazione sanzioni contro gli studenti colpevoli, che vanno fino all’espulsione, ed addirittura possibili sanzioni contro il personale docente, se non prende le misure appropriate.




Il sessismo esiste ancora e va eliminato

Quanto accade nella quotidianità di questo liceo, mette in luce il triste fatto che le donne, ancora oggi, non sono ammesse a vivere una vita del tutto libera. Questa discriminazione è operata da uomini incapaci di accettare che le donne hanno tutte le carte in regola per condurre carriere lavorative come quelle che, magari nel passato, sono state esclusivo appannaggio maschile. Bisogna allora ancora lavorare molto per riportare uomini del genere alla modernità.

Una situazione inaccettabile

Quella raccontata dalle studentesse del liceo è una vicenda inaccettabile, vergognosa e disdicevole. Comportamenti del genere vanno fermati e devono essere previste delle sanzioni forti.

Un’altra cosa molto preoccupante è che questi ragazzi potrebbero essere un domani i custodi della sicurezza del popolo francese. Il solo fatto che gente del genere possa detenere delle armi e rivestire delle posizioni di potere fa rabbrividire.

Infine è triste vedere che la direzione del liceo ha minimizzato la vicenda piuttosto che affrontarla con vigore. Se ci sono dei soggetti pericolosi in istituzioni che invece hanno il compito di tutelare la sicurezza pubblica, allora devono essere allontanati. Solo così esse possono riacquistare fiducia e credibilità. Le mele marce sono ovunque; l’unico modo per ristabilire l’equilibrio è estrometterle.

Rossella Micaletto

 

 

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