La libreria Acqua Alta, denominata la più bella del mondo, è in pericolo. Migliaia di copie sono andate distrutte a causa della marea che da giorni sta letteralmente sommergendo la città di Venezia. La libreria, ironia della sorte, si chiama proprio Acqua Alta ed è un luogo unico nella città.
L’acqua alta a Venezia
L’idea è di Luigi Frizzo che nel 2004 apre la libreria composta da gondole e barche non cariche di turisti, ma di libri di ogni genere. È uno stratagemma per salvare i libri in occasione dell’alta marea, ma questa volta la situazione è stata più critica del previsto: l’acqua ha raggiunto un picco massimo di 150 cm.
“Si è alzata 50 cm più del previsto”, afferma Diana uno dei componenti dello staff della libreria, “l’acqua alta ce l’aspettiamo, ma così alta no. Ieri mi entrava persino negli stivali da pescatore. Camminavo in punta di piedi per tentare di mettere in salvo i libri. Quando è così, viene da arrendersi”. La voce è drammatica, ma la speranza inizia ad avere la meglio quando arrivano i primi soccorsi.
La solidarietà dei cittadini
La forza distruttrice dell’acqua ha causato danni ingenti, ma è nelle situazioni di emergenza che i cittadini, sia veneziani che di adozione, emergono dalla folla di turisti per aiutare un gioiello della città.
Sulla pagina Facebook della libreria si leggono parole toccanti, emozionanti. Sono i volontari che senza sosta vogliono aiutare a salvare il salvabile, vogliono fare il possibile per mantenere viva la libreria. Ci sono commenti in tutte le lingue, sinonimo che la cultura è capace di unire persone e Stati. Ci sono messaggi che raccontano l’opera in corso e foto che testimoniano le montagne di libri che verranno buttate se nessuno se ne approprierà.
Viene chiesto ai volontari di “prendersi cura” di alcuni titoli per cercare di smaltire i libri rovinati dall’acqua, in cambio solo una piccola offerta. Alcuni sono anche disposti a donare libri presi da casa per veder rinascere la libreria culla della cultura.
Ritornano così le parole “donate un libro”, slogan capace di creare collante tra passato e presente per un futuro che lascia ampio spazio al sapere. È l’appello dei proprietari della libreria Acqua Alta, i quali dai primi di Dicembre accetteranno libri usati. Nel frattempo ringraziano pubblicamente tutti coloro che, anche solo con il pensiero, sono loro vicini.
Conclusioni
Venezia è arte, architettura e letteratura. A Venezia ha sede una delle Università più prestigiose d’Italia, la Ca’ Foscari. Venezia è cultura e vederla spazzare via dalla potenza irrefrenabile dell’acqua è ingiusto. Un elemento indispensabile per la nostra vita può rivelarsi distruttivo tanto da non risparmiare niente e nessuno: né libri né città.
Nei momenti di crisi il popolo, che non vuole veder morire la cultura, abbraccia un’unica parola: solidarietà. L’unione fa la forza e di unione, Venezia, ne ha disperato bisogno. Ora la domanda sorge spontanea: la libreria Acqua Alta tornerà a risplendere? I veneziani sono fiduciosi.
Margherita Marchesi