Il progetto attivo a Reggio Calabria si chiama “Liberi di scegliere”. Sono già 150 i minori che hanno deciso di allontanarsi dal ‘ndrangheta e costruire la propria storia lontano dalla criminalità.
“Liberi di scegliere” ha origine nel 2012, inizialmente non è altro che un contesto
educativo con l’obiettivo di dare ai giovani una valida alternativa alla vita criminale. In particolare, nasce per coloro i quali hanno famiglie in cui la criminalità è ormai insita da tempo.
Grazie al prezioso aiuto del Tribunale dei minorenni di Reggio Calabria, il progetto ottiene una forma di collaborazione tra l’istituzione pubblica e il privato sociale.
Con gli anni “Liberi di scegliere”, poi, diviene un progetto scolastico grazie al sostegno dell’associazione culturale Biesse. Fondamentale anche il giudice Roberto Di Bella, che ha contribuito alla sensibilizzazione nelle scuole tramite incontri con gli studenti.
L’obiettivo è quello di dare ai giovani un futuro in cui possano vivere seguendo regole diverse rispetto a quelle che la famiglia ha sempre imposto loro.
Per avere piena autonomia i giovani hanno bisogno di sostegno economico, sociale e psicologico. Ma anche di protezione da una realtà estremamente violenta che non perdona nessuno.
È importante specificare che spesso uscire da un ambito estremamente controllante quale quello mafioso non rende automatica la protezione da parte dello stato. Oltre alla parte relativa all’ambito psicologico “Liberi di scegliere” crea uno spazio sicuro per i giovani che temono la famiglia da cui hanno deciso di distanziarsi.
Il progetto è riuscito, talvolta, a sensibilizzare anche le madri dei minori. Insieme ai figli sono riuscite a fare un passo in avanti uscendo dalla morsa della criminalità organizzata. Alcune di loro, dimostrando grande coraggio, hanno scelto di diventare collaboratrici di giustizia contribuendo alla lotta al ‘ndrangheta dall’interno.
Si tratta di un progetto in continua evoluzione e crescita. Soltanto nell’ultimo anno i progressi fatti sono stati numerosissimi.
Primo fra tutti è da citare il fatto che il progetto è diventato legge regionale, si tratta della prima legge in Italia che si prende carico di affrontare il rapporto dei minori con la criminalità organizzata.
Il Consiglio regionale ha, inoltre, mandato una lettera d’invito a tutte le scuole calabresi per spronare la partecipazione al programma.
Infine, grazie all’associazione Biesse verranno erogate agli studenti 5 borse di studio dal valore di 2000 euro per poter permettere a tutti di continuare gli studi anche in seguito all’allontanamento dalla famiglia.
“Liberi di scegliere” dà grande speranza a giovani e adulti. L’augurio è che possa continuare a espandersi continuando a farsi conoscere grazie ai propri risultati. Il progetto è già attivo in diverse regioni di Ialia e con il tempo porterà sicuramente numerosi frutti aiutando i giovani a costruire un mondo migliore.