LGBTQIA+: finalmente il termine ottiene una definizione ufficiale nero su bianco.
All’interno de proprio aggiornamento quinquennale, la Treccani aggiunge anche l’acronimo LGBTQIA+. La definizione è la seguente:
“L’acronimo designa tutte le persone che per orientamento sessuale, identità e/o espressione di genere, caratteristiche anatomiche non aderiscono agli standard del binarismo cisessuale e dell’eterosessualità”
Ad ampliare la terminologia (precedentemente presente con l’acronimo LGBT) è stato Lorenzo Bernini, docente di filosofia politica presso l’università di Verona. Con questa modifica si vuole ampliare quanto più possibile la sfera di inclusione e la coesione ai movimenti delle minoranze sessuali. Il simbolo “+” a conclusione dell’acronimo incoraggia l’emergere di ulteriori divisioni interne, così che ciascuno possa trovare la propria identità.
Il significato nello specifico
La sigla, parola per parola, sta per:
- Lesbiche: attrazione tra donne;
- Gay: attrazione tra uomini;
- Bisessuali: attrazione verso entrambi i sessi, con o senza preferenze;
- Transessuali: persona che rifiuta il proprio sesso, identificandosi in quello opposto;
- Queer: rifiuto della visione binaria del genere. Non si sente nè maschio, nè femmina. Può sentire di appartenere ad entrambi i sessi o a nessuno;
- Intersessuali: presentano i caratteri, sia primari che secondari, di entrambi i sessi;
- Asessuali: mancanza di attrazione sessuale verso qualunque genere. Non si ha interesse ad intrattenere relazioni di tipo fisico.
La definizione del celebre dizionario, verrà pubblicata il 24 Giugno, insieme ad un ebook scaricabile contenente il libro di Bernini “LGBTQIA+, con un’eco di Porpora Marcasciano”.
Storia della sigla LGBTQIA+
La sigla LGBT entrò nella terminologia comune alla fine degli anni ottanta. Sostituì l’espressione più comune comunità gay, poichè non includeva tutte le sfaccettature delle persone appartenenti alla comunità. In particolare, l’acronimo vuole rappresentare il termine adatto per rappresentare una comunità inclusiva e incline al continuo cambiamento.
La piena consapevolezza della presenza di questa comunità, la si ebbe dopo i Moti di Stonewall (1969) e lo scoppio dell’epidemia di AIDS. Da lì, iniziò anche una vera e propria lotta per la conquista dei diritti e il riconoscimento della comunità. Solo a partire dal 2000 circa, la comunità ha ricevuto il supporto di alcune importanti istituzioni. In particolare, nel 2007, l’Unione Europea ha istituito ufficialmente sul suo territorio la Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia.
In Italia sono state riconosciute le unioni civili solo nel 2016.
Sebbene molti siano stati i progressi a favore della comunità LGBTQIA+, tanti passi ancora vanno fatti per raggiungere i pieni diritti, è per questo che è necessario sensibilizzare e informare la società. È solo con l’informazione che possiamo combattere l’irrazionalità dei comportamenti umani.
Mariachiara Grosso