Leva militare obbligatoria per le donne, è un SI dalla Danimarca, che diventa il terzo Paese europeo insieme alla Norvegia e alla Svezia a introdurre questa riforma. A partire dal 2026 il periodo di servizio passerà da 4 ad 11 mesi. La premier danese, inoltre, ha deciso di aumentare le spese per la difesa di quasi 6 miliardi di dollari per adempiere agli obiettivi Nato.
La Danimarca verso una nuova era
La Danimarca è il terzo Paese europeo che estende il dovere di servizio al paese alle donne, insieme alla Norvegia dal 2013 e alla Svezia dal 2018. Una seconda novità riguarda il periodo di servizio, che passerà da 4 mesi ad 11 mesi, anche per gli uomini.
Di conseguenza cambieranno anche le modalità di addestramento delle nuove reclute. Nei primi 5 mesi sarà fornita una formazione di base, terminata questa si passa al vero e proprio servizio operativo della durata di 6 mesi.
Parità di genere o..
Il ministro della Difesa danese, Troels Lund Poulsen si è espresso riguardo l’introduzione di questa novità, egli sostiene che questo provvedimento è parte di un processo per la piena parità di genere in Danimarca.
Attualmente in Danimarca le donne possono prestare come volontarie per il servizio militare, l’anno scorso circa il 25% di personale militare erano donne. Le forze armate danesi contano circa 20.000 persone, di cui 9.000 sono truppe specializzate.
.. Riarmo?
Pensare ad una corsa al riarmo pare inevitabile, la Danimarca ha deciso di incrementare la spesa per la difesa di quasi 6 miliardi di dollari.
Interviene in merito la premier danese Frederiksen “Non riarmiamo perché vogliamo la guerra. Ci stiamo riarmando perché vogliamo evitarla”, tornando sul punto della parità dei sessi riguardo l’introduzione dell’imposizione di prestare servizio militare da parte delle donne.
La Nato ha fissato per i paesi membri una spesa militare pari al 2% del pil del paese, già nel 2023 la premier danese ha dichiarato di voler investire nelle spese militari per ottenere un “salto di qualità”.
La Danimarca non è l’unica che “corre” per raggiungere il 2% del pil per la spesa militare, anche altri Paesi scandinavi, baltici e la Polonia stanno aumentando le difese.
Svezia ed Estonia hanno valutato l’opzione di cooperare per la difesa nazionale, con progetti comuni.
Il presidente della Polonia, ha richiesto un aumento delle spese per la difesa dal 2% al 3%.
I Paesi baltici, sollecitano le nazioni più occidentali all’invio di armamenti per l’Ucraina, hanno anche rafforzato le difese dei confini nazionali.
Le spese previste
Alla fine del 2024 si stima che la Danimarca spenderà 6,9 miliardi di corone per la spesa militare: attrezzature, infrastrutture e aumento di personale nei servizi di difesa.
Per finanziare tale spesa, la Danimarca voleva prendere una decisione drastica: l’abolizione di un giorno festivo nazionale, scelta che ha generato un movimento di protesta.
I rapporti con l’Ucraina
Non molto tempo fa a Monaco si è tenuta la Conferenza sulla sicurezza, il primo ministro danese ha dichiarato pieno sostegno all’Ucraina.
La Frederiksen ha dichiarato che la Danimarca donerà tutta la sua artiglieria all’Ucraina, aggiunge che spesso gli altri leader europei riferiscono problemi nella produzione di armi, smentendo tali problemi “abbiamo armi, munizioni […] devono essere consegnati all’Ucraina”.
La Russia e l’Europa
Il ministro degli Esteri Rasmussen ha spiegato, riguardo l’introduzione della misure prese dalla Danimarca in merito alle spese per la difesa, che Mosca non rappresenta una minaccia per l’Europa.
La scelta di aumentare il numero di militari è una misura preventiva, il ministro della Difesa Poulsen ha dichiarato riguardo la sicurezza in Europa che “è diventata sempre più grave e dobbiamo tenerne conto quando guardiamo al futuro della difesa”.
Eleonora Scrascia