Dopo l’intervista al dem Mastrangelo, continua l’analisi di Ultima Voce sulle elezioni regionali in Abruzzo. Questa volta il punto di vista è quello di Leonardo Scimia, classe 1993, consigliere comunale a L’Aquila e capogruppo di Fratelli d’Italia. Abbiamo intervistato Scimia per avere un quadro completo sul risultato delle regionali in Abruzzo, partendo dall’influenza della scena politica giovanile per arrivare alle strategie elettorali che i leader di governo del centrodestra stanno attuando in vista delle elezioni per il Parlamento Europeo.
Leonardo Scimia considera L’Abruzzo una “regione perfetta, perché riesce ad incrociare tutte le qualità che la terra può offrire, il mare, la montagna, la storia, la cultura. L’Abruzzo è una regione sulla quale si può investire sotto ogni punto di vista“, assicurandoci che saranno tanti gli investimenti sulla regione nei prossimi cinque anni.
Ciao Leonardo, grazie per la tua disponibilità e complimenti alla coalizione di centrodestra per la vittoria alle regionali, sei soddisfatto del risultato?
Grazie, è andata bene, sono stato contento perché il mio obiettivo era candidare una donna, dato che è un contesto in cui purtroppo le donne passano in secondo piano. Come capogruppo mi sono concentrato, insieme ad altri giovani rappresentanti, su Tiziana Del Beato, che, anche se non aveva alle spalle la struttura politica di altri candidati, ha comunque ricevuto circa 5.000 voti. Sono un po’ amareggiato che non sia rientrata, ma è un unicum non rientrare con così tanti voti.
Questo è anche il segnale di una coalizione altamente strutturata sul territorio, abbiamo molti amministratori. Devo ammettere che alla fine è stata una sfida abbastanza dura, ma quando ci sono candidati che prendono 20.000 voti c’è solo da complimentarsi.
Sappiamo che L’Aquila, dove sei consigliere comunale, è una roccaforte di Fratelli d’Italia. Hai assistito alla nascita del partito e ne sei parte attiva, da cosa è dipeso il successo che ha oggi, tanto che la leader è Presidente del Consiglio?
La mia opinione è che se analizziamo Fratelli d’Italia come partito è vero che è un partito giovane, ma ha anche delle basi importanti, in Italia e in Abruzzo. La classe dirigente di Fratelli d’Italia è il frutto di Alleanza Nazionale, ancora di più di Azione Giovani che era già allora un movimento giovanile. I giovani sono la base di Fratelli d’Italia e questa è la dimostrazione di come la politica fatta a livello giovanile crea una futura classe dirigente che col tempo si riverbera sulla politica nazionale.
Oggi, Fratelli d’Italia ha su tutto il territorio delle persone valide che fanno politica da quando sono giovani e che può presentare in ogni contesto. Nel caso specifico dell’Aquila, Fratelli d’Italia ha iniziato come partito più piccolo di centrodestra e nel tempo si è strutturata.
Parlando di casi specifici nel territorio abruzzese, quali sono stati i fattori che hanno influito di più sull’affermarsi del partito?
Sicuramente, l’elezione nel 2017 di Pierluigi Biondi a sindaco ha fatto sì che il partito prendesse sempre più importanza su base territoriale e mano a mano si sono aggiunti vari pezzi di Azione Giovani che erano propri di questo movimento. Da lì la forza è stata direi devastante e i numeri parlano chiaro. Governare può dare e può togliere, in questo caso ha dato, perché Marsilio e gli assessori regionali sono stati capaci di dare delle prospettive che probabilmente non ci sono mai state.
Durante gli anni di mandato c’è stata anche la Covid-19, che sicuramente ha rallentato tante cose che si dovevano fare e nonostante tutto è stato fatto tanto, attuando cambiamenti non facili, ma garantendo i presidi ospedalieri, penso alla Val di Sangro o a Sulmona dove era prevista la rimozione del punto nascita.
Effettivamente, la sanità rappresenta un disagio per i cittadini abruzzesi
Non penso che in Abruzzo la sanità sia la migliore, in generale sul territorio nazionale, ma penso che sono stati fatti degli atti propedeutici di cui vedremo gli effetti nei prossimi anni, soprattutto nel capoluogo. Voglio citare anche l’ospedale di Avezzano che ora verrà ristrutturato, ad edilizia sanitaria è stato programmato di tutto. Possiamo anche citare i fondi delle politiche europee, penso ad esempio al FESR, che ci ha permesso di investire in formazione, hi-tech e digitalizzazione. Molte start-up si stanno spostando a L’Aquila perché il contesto è favorevole, anche in merito all’Università.
Sotto questo profilo, il sostegno del governo è stato fondamentale
In effetti, anche Scimia conferma che un dato fondamentale riguardante prettamente il territorio è la rete creata dal centrodestra, partendo da Marco Marsilio Presidente di regione, Pierluigi Biondi sindaco, Guido Liris, la parlamentare europea Elisabetta De Blasis e Giorgia Meloni, eletta nel collegio L’Aquila Teramo.
Spiegando gli effetti di questa rete, Scimia sottolinea che quando c’è il supporto del governo “tutto è possibile“, se il governo stanzia in maniera straordinaria 20 milioni di euro, poi 15 poi 12, “un governo che ti è amico”, con il quale i rappresentanti possono parlare e ne comprende le esigenze “nella consapevolezza che sanno di fare rete con persone competenti, col tempo puoi arrivare a tutto“.
Comunque, un bel risultato è quello di L’Aquila Capitale della Cultura Italiana 2026, il capoluogo abruzzese si è aggiudicato la vittoria per il 2026 grazie ad un “ampio progetto di valorizzazione” che deve ancora essere presentato in consiglio comunale. Per Scimia questa è “una dimostrazione di forza, ma anche di credibilità agli occhi di tutti“.
A proposito di dimostrazione di forza: che cosa rispondi, in quanto giovane politico rappresentante della coalizione, alle accuse di “deriva fascista” che pone il centrodestra, Fratelli d’Italia in particolare, come promotore di sentimenti totalitaristi, con riferimento alla figura della Presidente Meloni, che sembra non condannare questi momenti bui della storia italiana?
Secondo me, in alcune persone si genera quasi la paura che avere per la prima volta un rappresentante politico che nasce a destra vuol dire il rischio del fascismo, mentre questa è l’occasione per ribadire il contrario, cioè che ci sono persone che fanno politica a destra e hanno la dignità per fare politica, la fanno seriamente, la fanno facendosi votare dalle persone perché le persone credono in questa politica, credono in questo partito, credono in questa area che ormai ha sdoganato ampiamente il concetto di fascismo nei fatti. Parlare di totalitarismo credo sia veramente un’esagerazione perché chi ha studiato sa che questa parola vuol dire ben altro.
Quindi, in questo governo c’è spazio per il dissenso?
Questo è un governo che ha creato un distacco politico, ma che rispetta quelle che sono le opposizioni e riesce a dialogare con tutte le forze, da quelle più moderate che sono al centro a quelle più vicine alla nostra ideologia politica e sta rispondendo con i fatti a tutte quelle ansie che sono nate al domani del voto, anche le accuse da parte di Stati dell’Unione Europea che volevano fare da garanti a chissà quali problematiche che sarebbero potute nascere con questo governo. Tutto quanto si sta dissolvendo nel nulla perché in Italia c’è libertà di pensiero, c’è libertà sotto tutti i punti di vista, ci mancherebbe altro.
Siamo i primi che vogliamo difendere la democrazia e la libertà, ci sono anche dei momenti di frizione, ma non come nelle proteste di Pisa ad esempio, dove non c’è stata nessuna volontà da parte del governo affinché succedesse quello che è successo.
E quale è stato il problema a Pisa?
A Pisa c’è stato un problema di gestione della parte organizzativa della manifestazione. A L’Aquila, ad esempio, poche ore prima del comizio di Marsilio c’è stato un altro corteo di protesta transfemminista che è passato per il centro della città, è stato gestito benissimo dalle forze dell’ordine, non c’è stato nessun disordine. I manifestanti hanno esercitato l’articolo 21 nei limiti previsti dalla legge, nessuno ha pensato né agito per impedire questo diritto.
Siamo tutti d’accordo che la diversità è un valore aggiunto e il libero arbitrio è fondamentale. Un commento al centrosinistra
Gli esponenti del centrosinistra hanno preferito concentrarsi su temi meno importanti come le origini di Marsilio, oltretutto credo che non siano stati neanche granché rappresentativi della loro parte politica, perché non hanno catturato quell’elettorato che avrebbero potuto rappresentare, non credo che l’elettore di centrosinistra si senta rappresentato da questo centrosinistra, mentre l’elettore di centrodestra si sente rappresentato da questo centrodestra. Questo è il tema di fondo e sono convinto che anche qualche elettore moderato non abbia trovato difficoltà a votare per Marsilio.
Uno degli obiettivi cardine della campagna del centrodestra è migliorare il trasporto pubblico e le infrastrutture. Ad esempio, adesso è al centro dell’attenzione la linea ferroviaria Pescara-Roma
Su questo tema, Scimia ribadisce che l’Abruzzo è particolare, attraversa diverse aree geografico-morfologiche e pensa anche che il collegamento Pescara-Roma sia fondamentale sotto diversi punti di vista, dato che va a garantire un collegamento veloce da un punto di vista commerciale e collega una linea trasversale più grande, che collega la Croazia al porto di Barcellona, passando per Civitavecchia, Pescara e il porto di Ortona. Il collegamento merci è previsto dall’Unione Europea ed è un progetto che va avanti dai primi anni 2000. Secondo Scimia, solo oggi l’Italia lo ha messo in bilancio con fondi propri slegati dal PNRR. Per concludere, il capogruppo FdI sottolinea che c’è da migliorare in termini di servizi.
Grazie Leonardo, per concludere ci togli una curiosità? Che cosa sta succedendo tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini? La narrazione mediatica suppone che non stiano passando un periodo di ferma alleanza
A questa domanda Scimia ci spiega che in tutte le forze politiche, ogni volta che si avvicinano le elezioni, soprattutto a livello europeo dove è adottato il sistema proporzionale, la forza politica cerca di differenziarsi per assicurarsi l’elettorato. Per quel che riguarda le posizioni anche sulla politica internazionale, Scimia ribadisce che l’importante è il voto e che il governo attuale si è sempre allineato nelle votazioni importanti, come quelle a beneficio dell’Ucraina o per quanto riguarda le tensioni in Medioriente e gli attacchi alle navi militari in Yemen.
La forza del governo, secondo Scimia, dipende anche dal fatto che ha la stessa linea tra tutti i partiti di maggioranza e si presenta in Europa coesa. Comunque, Scimia assicura che come coalizione il centrodestra è stato tra i migliori per capacità di spesa e adesso punta a migliorare e a sbloccare, per poi spendere al meglio, i fondi destinati alle infrastrutture e ai servizi.
Aurora Colantonio