Un importantissimo accordo firmato in Russia tra la Soprintendenza di Pompei, l’Hermitage di San Pietroburgo e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, inaugura una nuova stagione di mostre e di percorsi d’arte nel capoluogo partenopeo.
Lo scorso 9 Novembre a San Pietroburgo è stata siglata una fondamentale intesa tra uno dei musei più importanti del mondo, l’Hermitage, la Soprintendenza Archeologia di Pompei e il Museo Nazionale di Napoli. I tre enti culturali hanno pianificato insieme un programma molto ricco. L’intento è risvegliare nel pubblico il piacere di fruire dei capolavori dell’arte mondiale.
L’accordo prevede un’intensa collaborazione, uno scambio di collaboratori, stage ed esperienze. Il patrimonio di conoscenza delle tre strutture artistiche sarà divulgato e condiviso attraverso e conferenze scientifiche, convegni e seminari. Sarà intensificato lo studio dell‘arte e dell’archeologia. Fondamentale sarà l’utilizzo integrato di tecnologie innovative. Archeologi, esperti, restauratori e studiosi d’arte si muoveranno costantemente tra le tre sedi. Sarà creato un flusso continuo di informazioni, cultura e progresso tecnico.
Tutto sarà sublimato dall’organizzazione di mostre imperdibili. Alcuni tra i capolavori più importanti dell’arte di ogni tempo saranno visibili ad appassionati e non.
L’iniziativa si inserisce all’interno di un progetto più ampio. Napoli sembra intenzionata a rioccuparsi del suo patrimonio artistico e ospitare quello altrui. Una stagione di rinnovato interesse culturale ed artistico sembra cominciare con questo ed altri accordi. Come quello tra la Seconda Università di Napoli e l’Ateneo di Pyatigorsk per una laurea congiunta in Scienze del Turismo.
Tutti in visibilio anche per l’annuncio da parte del governatore De Luca dell’arrivo da Messina dell’«Adorazione dei pastori» di Caravaggio, previsto per Natale. Al Museo Diocesiano sarà inoltre esposto il «Salvator Mundi» di Leonardo da Vinci e dal 21 Novembre a Capodimonte si potrà godere de “La Suonatrice di Liuto” di Vermeer, in prestito dal Met di New York.
Proprio il Museo di Capodimonte si sta rivelando il più attivo sul fronte delle intese con diversi musei e istituzioni universitarie nazionali e internazionali. Prestiti mirati che porteranno a Napoli opere mai viste prima. Una straordinaria spinta all’incremento del turismo, ma anche un’occasione per riavvicinare il pubblico partenopeo all’arte di caratura internazionale.