L’Emilia Romagna sembra aver capito meglio delle altre Regioni italiane la lezione sulla sostenibilità, classificandosi come regione più virtuosa nella raccolta dei rifiuti organici. A confermarlo è il rapporto ISPRA, dove figura l’aumento del riciclaggio del 71%. Già nel 2018 i rifiuti organici raccolti in modo differenziato hanno raggiunto i 7,1 milioni di tonnellate. Si registra un ulteriore +3% nel 2019. Le analisi dimostrano un trend in continua crescita. Dagli 86 kg di raccolta effettuata per abitante nel 2013 si è passati ai 117 kg nel 2018.
A un passo dagli obiettivi dell’Agenda 2030
La Regione Emilia-Romagna è a un passo dal raggiungimento di uno dei 17 obiettivi fondamentali dell’Agenda 2030. Si tratta degli obiettivi di sviluppo globale e sostenibile, sottoscritti dalle Nazioni Unite nel 2015. Tra i 17 obiettivi, l’Emilia Romagna si classifica per prima entro l’obiettivo 12: Consumo e produzione responsabili.
Tra i punti di questo obiettivo, il 12.4 prevede: “Entro il 2020, raggiungere la gestione eco-compatibile di sostanze chimiche e di tutti i rifiuti durante il loro intero ciclo di vita, in conformità ai quadri internazionali concordati, e ridurre sensibilmente il loro rilascio in aria, acqua e suolo per minimizzare il loro impatto negativo sulla salute umana e sull’ambiente”
La Regione giunge al traguardo con un anno di anticipo: ben quattro capoluoghi di provincia, si collocano sopra il target del 70%. Ferrara all’86,2%, seguita da Reggio Emilia con l’83,1%, Parma all’81,5% e Forlì al 74,2%. Incrementi si registrano anche nelle altre province. Rimini con il 69,7% di differenziata (+3,1%), Bologna col 65,7% (+1,9%), Forlì-Cesena col 65% – con l’incremento più elevato, dell’8,3% sul 2018 – e Ravenna col 59,3% (+3,5).
L’Emilia Romagna svela la chiave del successo
Non è un segreto: il circolo virtuoso della Regione è dovuto alle tecnologie di raccolta e all’impegno dei cittadini. In risalto le parole del presidente della Regione Stefano Bonaccini ai suoi concittadini. “L’impegno dei cittadini giorno dopo giorno è la prova della crescente consapevolezza diffusa sull’importanza di attuare la svolta green, che passa necessariamente anche dalle scelte e dai comportamenti quotidiani di ciascuno di noi”.
Ma il virtuosismo della Regione è dovuto anche all’investimento in tecniche avanzate di smaltimento, come il trattamento integrato aerobico e anaerobico, accompagnato ad impianti di taglia maggiore che producano anche energia. Un record da prendere in esempio, per la salvezza del futuro del nostro pianeta.
Elena Marullo