Leggi anti-LGBTQ+ 2024: uguaglianza in bilico

Leggi anti-LGBTQ+ in ascesa nel 2023: un attacco su diversi fronti. La battaglia per l'uguaglianza continua.

Leggi anti-LGBTQ+ 2024: uguaglianza in bilico

Leggi anti-LGBTQ+ 2024: uguaglianza in bilico

Il 2023 è stato un anno di record per l’introduzione di leggi anti-LGBTQ+ negli Stati Uniti, con dati dell’American Civil Liberties Union che rivelano l’introduzione di almeno 510 di questi progetti di legge nelle legislature statali. Questo numero rappresenta un aumento significativo rispetto al 2022, quasi triplicando il totale degli anni precedenti.

L’anno 2023 è stato caratterizzato da un aumento senza precedenti di leggi anti-LGBTQ+ negli Stati Uniti, con l’American Civil Liberties Union (ACLU) che ha registrato almeno 508 progetti di legge destinati alla comunità. Questo triste record, segnato da 84 leggi effettivamente convertite in legge, rappresenta un aumento significativo rispetto al 2022, quasi triplicando il totale degli anni precedenti.

Ricerche indipendenti suggeriscono che il numero potrebbe raggiungere quota 589 in ben 49 stati. Questo drammatico aumento rispetto alle 174 proposte del 2022 solleva gravi preoccupazioni sulla direzione della politica statunitense in materia di diritti civili e inclusione. Il confronto con il 2022, che aveva visto 174 progetti di legge contro la comunità LGBTQ+, evidenzia un aumento del 230% nel 2023.




Gli attivisti sostengono che il fine principale di queste leggi non è tanto la loro effettiva approvazione, ma piuttosto l’instillare paura all’interno della comunità LGBTQ+. Affermano che ciò serva a distogliere l’attenzione da problematiche più pressanti, come la crisi immobiliare, attraverso una serie di proposte legislative divisive.

La tendenza delle leggi anti-LGBTQ+ si è diffusa in vari stati, con legislatori di destra che replicano modelli legislativi da uno stato all’altro. Stati come la Carolina del Nord, la Louisiana, il Missouri e il Texas hanno adottato leggi limitative sull’assistenza sanitaria per le persone LGBTQ+, in particolare per le persone trans.

La crescente marea di leggi anti-LGBTQ+ ha innescato una risposta decisa da parte degli attivisti e delle organizzazioni per i diritti umani, con l’ACLU che si è mobilitata attraverso azioni legali per respingere queste normative. Al momento, l’ACLU è coinvolta in 14 casi giudiziari per contrastare progetti di legge discriminatori.

Leggi anti-LGBTQ+: un attacco su diversi fronti

Il punto focale del 2023 è stato l’incremento senza precedenti di progetti di legge legati all’istruzione e all’assistenza sanitaria. L’ondata di legislazione discriminatoria ha colpito particolarmente l’istruzione e l’assistenza sanitaria, sollevando preoccupazioni sulle implicazioni per i diritti civili e l’uguaglianza nella comunità LGBTQ+.

Delle 84 leggi approvate, 26 limitano le cure per l’affermazione del genere, mentre 34 colpiscono la libertà di espressione nelle scuole. Alcune di esse vanno oltre, proibendo alle persone trans l’uso di indicatori o pronomi di genere corretti nei documenti ufficiali. Un esempio notevole è la legge SB254 della Florida, soprannominata “Legge sui trattamenti per la riassegnazione del sesso“, che autorizza lo stato a interferire con la vita familiare se ritiene che vengano offerte cure per l’affermazione del genere.

La comunità LGBTQ+ ha assistito a una spinta significativa per vietare l’accesso all’assistenza sanitaria che affermi il genere per i giovani transgender. Queste misure minacciano direttamente il diritto alla salute delle persone transgender, negando loro l’accesso a trattamenti vitali e necessari. È emersa una netta disparità, poiché tali restrizioni non si applicano ai giovani cis-gender o intersessuali.

Inoltre, la regolamentazione del curriculum nelle scuole pubbliche è stata al centro dell’attenzione, con leggi che cercano di limitare o vietare le discussioni sull’identità di genere e sulla sessualità. Questa tendenza solleva interrogativi sulla libertà accademica e l’inclusione di un’educazione inclusiva nelle scuole, mettendo in discussione la capacità degli studenti di accedere a informazioni complete e rispettose della diversità.

Nonostante la marea di legislazioni anti-LGBTQ+, alcuni governatori hanno posto il veto a tali proposte. Stati come Louisiana, Kentucky, California e Carolina del Nord hanno respinto progetti di legge che avrebbero limitato l’assistenza sanitaria o minacciato la libertà di espressione. La governatrice democratica dell’Arizona, Katie Hobbs, è stata particolarmente decisa nel porre il veto a leggi anti-trans, definendole “attacchi discriminatori contro i giovani LGBTQ+“.

Giustificazioni e contrapposizioni

I sostenitori di queste leggi sostengono che la transizione di genere può essere dannosa per i giovani e i giovani adulti. Alcuni affermano che dovrebbero aspettare di essere più grandi prima di prendere decisioni di questo tipo sulla loro salute. Un esempio emblematico è il governatore della Georgia, Brian Kemp, che ha sottolineato la firma di una legge che vieta la terapia ormonale per giovani transgender sotto i 18 anni, sostenendo la protezione della salute e del benessere dei bambini.

Tuttavia, va notato che le principali associazioni mediche nazionali, tra cui l’American Academy of Pediatrics e l’American Medical Association, sostengono la sicurezza, l’efficacia e la necessità delle cure che affermano il genere. La discriminazione di genere è stata collegata ad ansia, depressione e tentativi di suicidio tra i giovani transgender.

Battaglie giudiziarie e impegno attivo, la lotta per l’uguaglianza

Attualmente, almeno 14 leggi, tra cui restrizioni sugli spettacoli di drag queen, contenuti LGBTQ nelle scuole e cure che affermano il genere, sono oggetto di controversie giudiziarie. Nonostante l’avvicinarsi della fine dell’anno, alcuni di questi sforzi legislativi continuano a progredire, evidenziando la persistente lotta per i diritti della comunità LGBTQ+.

L’Ohio ha recentemente approvato un disegno di legge che limita i diritti transgender dei minori, attualmente in attesa dell’approvazione del governatore Richard DeWine. In Wisconsin, il legislatore sta esaminando una legislazione che limiterebbe la partecipazione dei transgender nello sport, ma il governatore democratico Tony Evers si è impegnato a combatterla.

Resistenza e progresso

I politici che utilizzano i diritti LGBTQ+ come questione cruciale stanno suscitando il disgusto di una parte significativa degli elettori statunitensi. Un sondaggio di Fox News ha rilevato che l’83% degli intervistati considera un problema gli attacchi politici contro i giovani trans, evidenziando un ampio sostegno alla comunità.

Nonostante le sfide, alcuni stati, tra cui Minnesota, Michigan, New York e California, hanno adottato misure di protezione per la comunità LGBTQ+. Queste includono emendamenti storici sui diritti civili, divieti sulla terapia di conversione e programmi di competenza culturale nelle scuole. Sarah Kate Ellis, presidente e CEO di GLAAD, ha sottolineato il lato positivo delle sfide del 2023, evidenziando il sostegno crescente nella cultura pop, nella politica e negli spazi religiosi.

Prospettive per il futuro

Erin Reed, giornalista indipendente, ha evidenziato che sebbene il 2023 sia stato uno degli anni più critici per la legislazione anti-LGBTQ+, molti stati si stanno spostando nella direzione opposta, estendendo i diritti delle persone trans. Tuttavia, rimane essenziale rimanere vigili sulle evoluzioni future e continuare la lotta per l’uguaglianza.

Il 2023 si chiude con l’introduzione dell’Equality Act al Congresso, un passo significativo verso la protezione federale contro la discriminazione per le persone LGBTQ+. Tuttavia, le battute d’arresto indicano che c’è ancora molto lavoro da fare. Sarah Warbelow di Human Rights Campaign sottolinea che, nonostante le vittorie ottenute, la lotta contro la legislazione dannosa e l’odio radicale continuerà nel 2024.

In conclusione, il 2023 è stato un anno di battaglia per l’uguaglianza e i diritti della comunità LGBTQ+, con alti e bassi, ma il coraggio e la determinazione degli attivisti e degli alleati rimangono saldi nella lotta per un futuro più inclusivo e rispettoso.

Il 2024 rappresenta un territorio inesplorato, ma la comunità LGBTQ+ e i loro sostenitori rimangono determinati a resistere alle politiche omofobiche e trans-fobiche. La speranza è che l’ala destra possa riconsiderare le proprie politiche discriminatorie, considerando il crescente rifiuto e l’opposizione da parte di un’ampia fetta della società. La battaglia per l’uguaglianza continua, e il destino dei diritti LGBTQ+ negli Stati Uniti rimane incerto.

 

Felicia Bruscino

 

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