Sollecita il Parlamento italiano ad adottare una legge sulla tortura “pienamente conforme agli standard internazionali in materia di diritti umani”.
Si rende necessario un adeguamento della legge sul reato di tortura poiché sembrano esserci delle evidenti carenze.
Infatti, il disegno di legge solleva non poche preoccupazioni al Consiglio d’Europa perchè è in netto contrasto con la giurisprudenza della Corte europea e con le raccomandazioni delle Nazioni Unite.
ll commissario Muižnieks, che ha chiesto ai destinatari della missiva di inoltrarne una copia a tutti i membri del Parlamento, ha manifestato serie “preoccupazioni”per alcuni elementi chiave del testo giunto a Montecitorio e che rischia di essere approvato già il prossimo 26 giugno.
Una legge attesa da circa 30 anni per colmare “un importante gap” nel sistema di protezione dei diritti umani italiano, scrive Muižnieks, che potrebbe però creare“potenziali scappatoie per l’impunità”.
Si rischia di far rimanere impunite talune condotte,ad esempio qualora la tortura venga commessa attraverso “più condotte” o che il trauma psichico derivante debba essere “verificabile” . Tali diciture originano delle perplessità, poichè non specificano cosa si intenda per” verificabile” e “più condotte”.
Rischiando di andare incontro ad una giungla interpretativa.
Gravi discrepanze che allontanano il testo italiano dalla Convenzione ONU, ratificato in Italia nel 1988.
E ancora: “Dal momento che il disegno di legge adotta un’ampia nozione di tortura -scrive Muižnieks-, che comprende comportamenti commessi da persone comuni (“Chiunque”ndr), vorrei sottolineare l’importanza di assicurare che questo non comporti un indebolimento della protezione garantita contro la tortura commessa da persone che esercitano l’autorità dello Stato, data la natura particolarmente grave di questa violazione dei diritti umani”.
Inoltre le vittime meriterebbero un “risarcimento”nel testo però non è previsto alcun fondo, esente da scappatoie come potrebbero rivelarsi atti di clemenza, amnistia o sentenze sospese.
Una vera e propria bocciatura del testo in discussione.
Al Parlamento italiano si chiede una legge sul reato di tortura che sia conforme con i requisiti in materia di diritti umani; che possa garantire pene adeguate, tutela ad ampio spettro per le vittime e piena conformità con l’ormai copiosa giurisprudenza in merito.
http://www.ultimavoce.it/tortura-ddl-polemiche-testo-stravolto/
Anna Rahinò