La Camera dei Comuni del Regno Unito ha approvato in seconda lettura una proposta di legge storica sulla legge sulla morte assistita. Il provvedimento legislativo rivolto ai malati terminali con meno di sei mesi di vita, ha acceso un acceso dibattito etico e politico, segnando un passo avanti significativo nel paese, ma lasciando aperte molte questioni sociali e legislative.
Un passo avanti nel dibattito riguardo alla legge sulla morte assistita
La Camera dei Comuni del Regno Unito ha approvato in seconda lettura una proposta di legge per regolamentare la morte assistita, segnando un momento storico per il paese. La nuova legge sulla morte assistita permetterebbe a malati terminali di autosomministrarsi un farmaco letale, a determinate condizioni e sotto supervisione medica. Il testo, presentato dalla deputata laburista Kim Leadbeater, ha raccolto 330 voti a favore e 275 contrari, nonostante il contesto etico e politico divisivo.
Un processo rigoroso e articolato
La proposta di legge sulla morte assistita prevede che il paziente debba avere una malattia terminale con meno di sei mesi di aspettativa di vita e dimostrare la capacità di prendere decisioni consapevoli. La richiesta deve essere sottoposta a due medici indipendenti e approvata da un giudice dell’Alta Corte, che avrà fino a 14 giorni per esaminare il caso. Qualora accettata, il medico dovrà essere presente durante l’autosomministrazione del farmaco, garantendo il rispetto delle norme e sottraendo il medicinale se il paziente cambia idea.
Un percorso legislativo complesso
Il provvedimento legge sulla morte assistita, noto come Terminally Ill Adults (End of Life) Bill, dovrà affrontare ulteriori passaggi legislativi. Dopo il voto ai Comuni, il testo passerà in commissione per eventuali emendamenti e infine alla Camera dei Lord. Si prevede un iter di almeno sei mesi prima della sua approvazione definitiva, con un ulteriore anno e mezzo per l’implementazione.
Divisioni politiche e morali
Il dibattito ha mostrato profonde divisioni trasversali ai partiti. Il primo ministro laburista Keir Starmer ha votato a favore, sottolineando l’importanza della libertà individuale e anche per ciò che riguarda il concetto di autodeterminazione della propria volontà, mentre figure come la vicepremier Angela Rayner e il ministro della Sanità Wes Streeting si sono opposte per motivi etici e religiosi. La legge ha incontrato sia l’approvazione che la resistenza di personalità di spicco, tra cui l’ex premier Rishi Sunak e la leader conservatrice Kemi Badenoch.
Un dibattito che coinvolge tutta la società
La proposta riguardo alla legge sulla morte assistita ha acceso il confronto pubblico, con manifestazioni di sostenitori e oppositori davanti al Parlamento. Il sondaggio di YouGov rivela che il 75% degli abitanti di Inghilterra e Galles è favorevole alla regolamentazione della morte assistita. Tuttavia, gruppi contrari come Care Not Killing hanno espresso preoccupazioni sul rischio di pressioni indebite sui pazienti e sull’impatto della legge sul Servizio Sanitario Nazionale già sotto pressione.
Prospettive future e contesto internazionale
Se approvata, la legge sulla morte assistita collocherebbe il Regno Unito accanto a paesi come Canada, Olanda e Stati Uniti (Oregon), che hanno già regolamentato la pratica dell’eutanasia. Tuttavia, il coinvolgimento del sistema giudiziario britannico rappresenta un elemento distintivo e controverso, sollevando interrogativi sull’efficacia e sull’applicazione pratica della norma. Allo stesso tempo, la Scozia prevede di discutere una propria legge sul fine vita nel 2025, evidenziando le differenze legislative all’interno del Regno Unito.
Una decisione epocale per l’Inghilterra
La votazione riguardo alla legge sulla morte assistita rappresenta un significativo passo avanti verso la regolamentazione nel Regno Unito. Mentre il provvedimento continua il suo iter legislativo, resta aperto il dibattito sui suoi potenziali effetti etici, sociali e legali. La questione del fine vita, delicata e complessa, promette di rimanere al centro dell’agenda politica e pubblica nei prossimi mesi.