Il tempo passa, i tempi cambiano… ed eccoci catapultati nell’editoria 3.0.
Lettura tramite realtà virtuale. Questa, l’idea degli editori del New Yorker che hanno lanciato una nuova app che introduce novità sensazionali, nel campo dell’editoria: è possibile leggere il giornale immergendosi nel virtuale, con visori, in grado di proiettare oggetti a fronte della loro effettiva esistenza.
Avete mai letto una rivista in digitale? O meglio, trasformato un giornale fisico, in digitale? No, perchè è la prima volta che succede e servirà applicare un supporto fisico al tipo di giornale, che si vuole proiettare, con tanto di simulazione delle pagine. Arrivati a questo punto, nella teoria… Basta metter il tutto in pratica con visori, come Samsung Gear VR e così, come per “magia”, avrete la sensazione di sfogliare le pagine di un vero e proprio giornale con il solo ausilio dei vostri occhi, pur avendo la percezione di avere un giornale reale fra le vostre mani.
L’accuratezza dei visori simulatori di realtà virtuale, perfetta. Una conquista in ambito tecnologico, davvero rivoluzionaria ed innovativa, se pensiamo che arriva nell’editoria dopo anni di sperimentazioni , ormai nel cinema e nel campo dei videogiochi.
Il New Yorker, ovviamente però, si muove con cautela : si tratta di un primo prototipo che stravolgerà il tipo di lettura, come già fatto dai giornali online, a cui ancora molti non si sono abituati.
Per gli anni a venire, i siti probabilmente dovranno attrezzarsi a questa novità e i lettori capacitarsi che il mondo sta cambiando, evolvendosi, così come il giornalismo stesso.
Come fu difficile l’addio al telefono a gettoni pubblico, sarà difficile l’addio al cartaceo, ma poi, sarà molto meno dispendioso.