Il vostro sito aziendale segue le regole del marketing B2B?

Per far conoscere la propria azienda sul web non basta utilizzare gli strumenti più comuni o imitare quelli dei competitor, bisogna scegliere quelli giusti da inserire sul sito aziendale.

Molte aziende che investono nel web marketing B2B utilizzano attività e strumenti che purtroppo non portano risultati.

L’80% delle persone ignora gli annunci sponsorizzati su Google (fonte: HubSpot).

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Secondo le statistiche di InvespCro, ogni utente che naviga online si trova davanti a 1700 banner ogni mese, ma la metà di questi non è mai stato visualizzato e il numero di clic sulle campagne di advertising online è pari allo 0,1%. In altre parole, significa che solo 1 pubblicità su mille viene cliccata.

Nelle prossime righe vedremo quali sono le regole da seguire per avere un sito aziendale che generi lead e risultati:

  1. Blog aziendale
  2. Ottimizzazione
  3. Landing page
  4. Email
  5. Social media

 

Per definire i migliori strumenti di promozione online, il punto di partenza è comprendere che l’approccio degli utenti alle informazioni è cambiato. Se un tempo erano le aziende a bussare alla porta dei potenziali clienti, ora avviene il contrario: sono le persone a cercare informazioni in modo attivo, decidendo di contattare l’azienda che meglio risponde alle loro esigenze.

L’inbound marketing è un metodo innovativo di intendere il web marketing B2B che risponde perfettamente a questa tendenza, poichè permette alle aziende di fornire informazioni nei contesti online in cui gli utenti cercano. Gli strumenti compresi nell’inbound Marketing sono molti, prima di analizzarli nel dettaglio va però fatta una precisazione: se si sceglie di realizzare solo uno o due attività in modo saltuario, aspettandosi risultati immediati, difficilmente li si ottengono.

Per fare inbound in modo efficace, occorre definire un piano di web marketing B2B coordinato, pianificato nel tempo e strutturato in varie fasi, dalla definizione degli obiettivi all’esecuzione della campagna.

 

Come strutturare il sito aziendale secondo le regole di web marketing B2B

Tra i vari strumenti che possono far parte di un piano di web marketing B2B, il sito aziendale costituisce una solida base per tutte le altre iniziative. A seguire li analizzeremo uno ad uno, così da comprendere meglio la loro importanza.

 

  1. Blog aziendale

Il punto di partenza di una strategia di inbound marketing è la produzione di contenuti e il luogo più adatto ad ospitarli è la sezione del sito dedicata al blog aziendale. Una produzione costante di articoli dedicati a particolari aspetti del proprio business, a novità, consigli e problematiche del proprio settore offre diversi vantaggi. Permette infatti di aumentare il traffico sul sito e migliorare il posizionamento sui motori di ricerca, rispetto a specifiche e sempre nuove parole chiave. Soprattutto aiuta a far crescere la reputazione dell’azienda come punto di riferimento esperto e affidabile nel suo ambito.

 

  1. Ottimizzazione

Se è importante creare dei buoni contenuti, altrettanto fondamentale è farli trovare facilmente tra le migliaia di informazioni che ci sono sul web. L’ottimizzazione del sito aziendale aiuta in questa operazione, a partire dalla ricerca delle parole chiave che aiuteranno a scegliere gli argomenti più richiesti e a definire i temi degli articoli per il blog, fino al’inserimento delle keyword nel titolo di pagina, nei tag e nel corpo del testo. Da non dimenticare il cross-linking tra le pagine del sito, così da collegare i contenuti sulla stessa tematica, aiutando sia gli utenti sia i motori di ricerca a trovarli più facilmente.

 

  1. Landing page

Creare pagine specifiche sulle principali soluzioni o applicazioni dei propri prodotti/servizi è un ottimo strumento di marketing B2B per far sì che gli utenti trovino il vostro sito aziendale, offrendo contenuti puntuali e dettagliati. Anche le landing page contribuiscono a migliorare il SEO del sito web e possono essere utilizzate come pagine di atterraggio per campagne email o social media, mirate a un certo target di potenziali clienti.

Offrendo subito le informazioni su un determinato argomento, queste pagine rispondono in modo immediato alle domande dell’utente e invogliano a saperne di più sull’azienda che le ha create.

Da non dimenticare la call to action all’interno della landing page per permettere ai visitatori di lasciare il proprio contatto e ricevere successivi contenuti e approfondimenti.

 

  1. Email

Nelle attività di inbound marketing non possono mancare le campagne email. Per renderle più efficaci il consiglio è di segmentare il database per categorie di utenti e inviare comunicazioni personalizzate. Se il tema in oggetto tocca da vicino il destinatario, sarà più facile che apra l’email e interagisca con i suoi contenuti, tornando a visitare il sito aziendale.

 

  1. Social media

I canali social permettono di diffondere i contenuti presso gli attuali e i potenziali clienti dell’azienda e i potenziali clienti. Quando si producono articoli, video, eBook di valore, è importante utilizzare Facebook, Linkedin o Twitter per farli conoscere il più possibile. In un buon piano di marketing B2B le pagine social vanno aggiornate con una certa frequenza per costruire e sostenere il dialogo con gli utenti, riportandoli sul sito aziendale. Un’attività che richiede un certo impegno e risorse, ma il vantaggio è unico e imperdibile: poter interagire in modo diretto con i potenziali clienti, comprendere meglio le loro problematiche e creare un legame personalizzato che cresce nel tempo.

 

Il sito aziendale prevede già questi elementi? Se non li prevede, perchè non rivedere fin da subito la vostra strategia? L’inbound marketing potrebbe darvi risultati davvero inaspettati.

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