Sì, fa davvero impressione rivedere oggi in sequenza i fatti accaduti tra il 1969 e il 1993. Ma quegli episodi, se esaminati singolarmente, isolati l’uno dall’altro, come spesso si tende erroneamente a fare, perdono quasi di significato, perché non se ne percepisce tutta la loro sconvolgente portata.
– Le menti del doppio Stato –
Dalla fine del Fascismo all’assassinio di Aldo Moro, molte sono state le vicende che hanno insanguinato il paese. L’Italia, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, era una terra di nessuno, un territorio da rimettere in sesto, da ricostruire dalle ceneri dei propri morti. Le menti del doppio Stato, libro edito da Chiarelettere ediore, cerca di portare un po’ di luce nell’oscurità.
Nonostante i libri di storia, dopo gli anni Trenta molti accadimenti si offuscano. Si perde la netta linea di demarcazione tra ciò che è stato realmente e ciò che è passato per verità. Tutti conoscono le strategie di spionaggio e d’intelligence durante la Guerra Fredda tra Usa e Urss. Finita la guerra, pochi ricordano il ruolo della Gran Bretagna nello scacchiere internazionale, né quelle trame tessute in segretissime stanze di governo per mantenere il controllo.
Le menti del doppio Stato , scritto a quattro mani da Mario José Cereghino e Giovanni Fasanella, mette meglio a fuoco sia il periodo del primo dopoguerra italiano sia i nessi fra il teatro d’azione nazionale e gli sviluppi della strategia globale delle maggiori
potenze. Al centro dell’indagine, i giochi dell’intelligence inglese, americana e russa, utilizzate in Italia per consolidare le proprie reti d’influenza.
Le menti del doppio Stato: una storia nella storia.
La strategia della tensione, la strage di piazza Fontana, l’assassinio di Aldo Moro, la strage di Bologna sono episodi che portano tutto il peso dell’incertezza del primo dopoguerra. Tutto è iniziato nel 1944. Infatti, alla fine del secondo conflitto mondiale, come avvoltoi gli Alleati sono sbarcati per spartirsi quella penisola insanguinata, il cui peso del Fascismo schiacciava come un macigno anche il più fulgido splendore partigiano.
Erano i primi esempio di una politica internazionale “globale”, una storia mondiale, come oggi la conosciamo. In Italia, le lotte geopolitiche internazionali, le organizzazioni paramafiose e il vuoto politico interno hanno aperto la strada a un “doppiofondo melmoso” che ha travolto tutto e tutti.
Le menti del doppio Stato, dunque, si presenta come una vera e propria inchiesta giornalistica, un report che tenta di fornire una spiegazione sugli avvenimenti più oscuri, meno compresi dall’opinione pubblica italiana. L’obiettivo principale è scovare quel filo conduttore che congiunge perfettamente gli eventi, dalla nascita della Prima Repubblica alla Strategia della tensione.
Italia terra di nessuno
Nomi, volti e vicende si susseguono incalzanti, tra stragi, piani golpisti, delitti perfetti e spinte separatiste, nell’ombra dell’intelligence angloamericana. Un’estrema attenzione è indispensabile per non perdere il senso del discorso.
Nel report, ogni singolo episodio si inserisce in una fase temporale più ampia. Gli anni presi in esame sono tutti accomunati da un unico, macabro fattore: la violenza. In un periodo di transizione e cambiamento, nel disperato tentativo di stabilizzare la politica interna e avere un ruolo internazionale, l’Italia è diventata il perfetto campo di gioco per far sì che le Superpotenze testassero la loro influenza.
Organizzazioni paramilitari e mafiose, tra omicidi e complotti, lotta ai fascisti e ai comunisti, Dc, Pci, Psi, hanno creato l’espediente adatto. Nella più totale confusione, i vincitori si sono spartiti i resti di un paese alla deriva, un paese in cerca della propria identità. La Repubblica è sopravvissuta a stento.
Le menti del doppio Stato, il cui titolo è di per sé piuttosto eloquente, è un libro complesso quanto agghiacciante. Le superpotenze, in primis la Gran Bretagna, volevano spartirsi il mondo. L’Italia, uscita dalla guerra devastata, confusa e spezzata è stato il perfetto capro espiatorio.
Gli anni di terrore, le stragi, i fili nascosti, sono il risultato di un intelligence che ha eruttato i suoi mefitici miasmi in un paese da ricostruire. Gli italiani ne hanno pagato le spese per anni.
Antonia Galise