Lo ha annunciato il Presidente Ibrhaim Mohamed Solih su Twitter
Le Maldive chiudono con Israele ogni tipo di rapporto diplomatico ed economico per esprimere solidarietà verso le atrocità subite recentemente dal popolo palestinese. Lo ha annunciato il Presidente Ibrhaim Mohamed Solih con un post su Twitter – in cui ha usato l’hashtag #FreePalestine.
Questa decisione implica il divieto di commerciare prodotti israeliani all’interno delle isole sperdute nell’Oceano Indiano. Inoltre, è in corso un dibattito sull’opportunità di vietare la presenza dei turisti israeliani all’interno del Paese tropicale, inaugurato dalla mozione di urgenza presentata dal partito d’opposizione Progressive Party of Maldives.
Il Consiglio dei diritti umani dell’Onu ha deciso di aprire un’inchiesta internazionale sulle violazioni dei diritti fondamentali nei territori palestinesi occupati da Israele in aprile scorso. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha espresso il suo rifiuto parlando di “aperta ossessione antisraeliana dell’Onu”.
Il portavoce del presidente Mohamed Mabrook Azeez ha aggiunto:
Siamo contro l’ingiustizia e solidali con la lotta del popolo palestinese per garantire il loro diritto inalienabile allo stato.
Il sostegno delle Maldive alla causa palestinese non è solo formale, bensì popolare: dopo l’ultima offensiva israeliana è in corso l’uso dei colori della bandiera palestinese in tutta la nazione
Le Maldive e Israele intrattenevano relazioni dal 1965
Le Maldive e Israele intrattenevano rapporti diplomatici sin dal 1965, quando Israele era solo il terzo stato a riconoscere politicamente il Paese tropicale. Nel 1974 cessano i rapporti, ma nel 2009 l’ex premier della Repubblica Mohamed Nasheed stringe accordi su turismo, salute, educazione e cultura con il controverso stato mediorientale.
Nel 2012 parte di questi accordi vengono meno, fino ad arrivare al completo divieto dei prodotti israeliani nelle isole già nel 2014 – ad eccezione, però, di speciali prodotti medici, che richiedevano comunque un permesso.