HIV, gonorrea e altri patogeni sessuali tra il 2005 e il 2021 ogni anno hanno colpito sempre più persone in Italia, specie i giovani.
Le infezioni sessuali
Il Sistema di sorveglianza sentinella sulle IST, l’ente che raccoglie dati sulle infezioni sessuali in Italia, tra il 2005 e il 2021 ha registrato un’impennata di nuovi casi di HIV, gonorrea e altri patogeni legati al sesso soprattutto nei ragazzi tra i 15 e i 25 anni.
Tra il 2005 e il 2021 ogni anno circa 5600 italiani in media hanno contratto malattie durante un amplesso. Il numero è superiore del 37,4 per cento a quello che il medesimo organo di sorveglianza aveva segnalato tra il 1991 e il 2004 per gli italiani che avevano contratto malattie sessuali.
L’incremento è dovuto a diverse cause come lo scarso livello di conoscenza che i giovani hanno sulla sessualità, il numero considerevole di giovani che hanno rapporti occasionali e la maggiore libertà sessuale delle ultime generazioni.
Le infezioni sessuali in Italia destano preoccupazioni tra i medici, che sottolineano come sia necessario diffondere una cultura della prevenzione tra i giovani.
I dati sui principali patogeni legati al sesso
I casi di clamidia dal 2008 in tredici anni sono quadruplicati; in particolare, nel 2021 tra i maschi omosessuali gli infetti sono aumentati di un terzo.
Le segnalazioni di gonorrea sono triplicate dal 2010 al 2021; nello specifico, tra gli MSM (men who have sex with men – maschi che fanno sesso con maschi) l’incremento dei casi è stato del 77 per cento.
Il numero annuo di nuove persone colpite da condilomi ano-genitali nel 2017 è incrementato di circa tre volte rispetto al 2000. Nel 2021 invece il numero annuo di nuove persone infette ha subito una riduzione del 30 per cento rispetto al 2017, molto probabilmente attribuibile alle campagne vaccinali anti-HPV.
Per quanto riguarda poi la sifilide primaria e secondaria, l’andamento dei nuovi casi non ha subito particolari variazioni; ciononostante, tra gli MSM dal 2004 al 2021 il numero annuo di nuovi segnalazioni è aumentato.
Il numero annuo di nuovi casi di herpes genitale invece dal 2004 al 2021 è rimasto costante, seppur con diverse fluttuazioni; tuttavia, si è registrato un marcato aumento di segnalazioni del virus nelle donne che sono raddoppiate dal 2004 al 2019. Tra i maschi omosessuali invece si osserva nel 2021 un incremento dei casi di herpes genitale del 54 per cento rispetto al 2019.
Per quanto riguarda i soggetti colpiti da HIV, tra il 2008 e il 2021 si è assistito a un aumento del numero annuo di casi soprattutto tra gli MSM.
I motivi per cui le infezioni sessuali in Italia sono aumentate di molto
Nel 2020 l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato sul suo sito uno studio in cui 16mila studenti di scuola superiore e 14mila universitari tra il 2017 e il 2018 hanno compilato dei questionari. Grazie a questa ricerca è stato possibile avere un quadro abbastanza dettagliato delle conoscenze, degli atteggiamenti, dei comportamenti e delle fonti di informazione degli studenti italiani in materia di salute e sessualità.
Dai risultati dello studio emerge che gli adolescenti hanno delle conoscenze generali sulla fertilità e sulla riproduzione; il che non è positivo in quanto meno conoscenze approfondite si hanno sulla sessualità più probabile è il rischio di avere malattie sessuali.
La famiglia, come in passato, è un luogo in cui i ragazzi tra i 14 e i 19 anni difficilmente affrontano argomenti quali lo sviluppo sessuale e la fisiologia della riproduzione, le infezioni e le malattie sessualmente trasmissibili e i metodi contraccettivi. Di conseguenza difficilmente gli adolescenti acquisiscono informazioni dettagliate sulla fertilità e sulla riproduzione.
Per quanto riguarda gli studenti universitari, emerge una considerevole percentuale di ragazzi che non usano metodi di protezione nei rapporti occasionali, molto diffusi tra i ventenni. Ciò rappresenta un problema dato che più amplessi si hanno con persone diverse maggiore è la probabilità di avere infezioni sessuali.
Altri motivi per cui le infezioni sessuali in Italia sono aumentate di molto sono le maggiori libertà sessuali delle ultime generazioni e un senso di progresso della ricerca tra i giovani.
Come si possono prevenire le infezioni sessuali?
I medici, dinanzi a questa ondata di casi di infezioni sessuali, sottolineano come sia importante prevenirle; per questo indicano una serie di azioni da attuare per evitare di ammalarsi. A seguire sono riportate quest’ultime.
Astenersi dal sesso per quanto più tempo possibile
Il modo più efficace per evitare infezioni sessuali sarebbe quello di non avere rapporti di nessun tipo.
Fare i vaccini contro le malattie sessualmente trasmissibili
I vaccini contro le malattie sessuali sono sicuri e attualmente alcuni di essi contrastano ottimalmente l’epatite B e l’HPV.
La vaccinazione contro l’HPV viene raccomandata ai preadolescenti di 11 e 12 anni oltre che ai bambini di 9 ed è sconsigliata a chi ha più di 26 anni; tuttavia, è possibile vaccinarsi dopo questa età a seguito di un consulto con il proprio medico, cosa fortemente consigliata.
Per i vaccini contro l’epatite B invece non ci sono vincoli di età e non bisogna essere già stati vaccinati contro il virus.
Non ci sono dei vaccini ottimali per le altre malattie sessuali e quelli esistenti sono utilizzati sui pazienti che ne sono affetti.
Ridurre il numero di partner sessuali
Diminuire il numero di partner sessuali riduce il rischio di malattie sessualmente trasmissibili.
Avere rapporti sessuali con un solo partner che non dev’essere infetto da virus e batteri legati al sesso
Limitarsi ad avere un solo partner sessuale e non infetto da patogeni sessuali è un modo efficace per non avere le malattie sessualmente trasmissibili.
Per assicurarsi dello stato di salute del proprio partner è importante avere una conversazione aperta e onesta con quest’ultimo.
Usare i preservativi
L’uso corretto e abituale del preservativo riduce di molto la probabilità di avere infezioni sessuali ed è necessario utilizzarlo ogni volta che si fa sesso anale, vaginale e orale.
Se si hanno allergie al lattice, materiale di cui solitamente è fatto il contraccettivo, si possono utilizzare profilattici di materiale sintetico. È importante specificare che questi preservativi hanno tassi di rottura più elevati rispetto a quelli in lattice.
I preservativi naturali, fatti di materiale organico, invece non sono in alcun caso raccomandati per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.